Lo aveva detto, all’indomani del licenziamento avvenuto a maggio, e lo ha fatto. Patrice Désilets, autore di Assassin’s Creed, porta Ubisoft in tribunale.
Désilets chiede attraverso la sua azione legale un risarcimento di 400.000 dollari, il reintegro dei suoi collaboratori licenziati e i diritti sulla proprietà intellettuale del gioco 1666: Amsterdam. Ubisoft ha sospeso i lavori sul titolo che dovrebbe essere un gdr ambientato durante il periodo in cui si diffuse l’epidemia di peste, e licenziato Désilets.
La storia è piuttosto complessa. Il tutto risale al 2010 quando il progetto sotto l’etichetta Ubisoft per alcuni accordi creativi mancanti non è partito. A quel punto Désilets si era accordato con THQ. Per sua sfortuna, il publisher nordamericano è fallito e questo ha permesso proprio ad Ubisoft di acquistare sia lo studio (THQ Montreal). Fatto questo, i lavori sono stati fermati a causa delle incomprensione tra la factory francese ed il game designer portando prima al licenziamento di Désilets e poi alle conseguenze che abbiamo già citato ad inizio della notizia. La palla, dunque, passa al tribunale. Maggiori dettagli, comunque, su GameInformer.
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