ArticoliIn primo piano

Patrice Désilets, il papà di Assassin’s Creed, è stato licenziato da Ubisoft

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Patrice Désilets

Patrice Désilets, il direttore creativo dietro i primi due capitoli della serie Assassin’s Creed, è stato allontanato da Ubisoft.
Lo sviluppatore era tornato alla casa-madre da qualche mese dopo una sua assenza che si protraeva dall’estate 2010 quando Désilets aveva lasciato la software house francese per “prendersi una pausa creativa” ed unirsi, l’anno dopo, allo studio di Montreal THQ. Stava lavorando a due progetti (1666 ed Underdog) che però in seguito al fallimento di THQ a gennaio erano stati acquisiti proprio da Ubisoft.
Désillets, che comunque ha lavorato anche in Tom Clancy’s Rainbow Six 3: Raven ShieldPrince of Persia: The Sands of TimeDisney’s Donald Duck: Goin’ Quackers e Hype: The Time Quest (tutti titoli usciti sotto il marchio Ubisoft) si è così ritrovato nuovamente nella società che aveva lasciato.
Questo lasso di tempo, circa tre mesi, non è stato un idillio ed Ubisoft, ieri, ha annunciato la nuova “separazione”.
Désilets, tuttavia, ha detto la sua. E non sono rose e fiori o dichiarazioni d’amore. Tutt’altro.

“Ho terminato forzatamente la mia esperienza in Ubisoft – dice a Polygon – mi hanno informato e sono stato scortato fuori da due guardie (addirittura, aggiungiamo noi) senza poter salutare la mia squadra, i miei colleghi e raccogliere i miei effetti personali”.

Ed aggiunge:

“Questa non era la mia decisione. Il comportamento di Ubisoft è privo di fondamento. Ho intenzione di contrastare questa azione vigorosamente e lottare per i miei diritti, per la mia squadra e per il mio gioco”.

Fonti: EurogamerPolygon

 

Enhanced by Zemanta
Tags

Sostieni IlVideogioco.com

Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.




Commenta questo articolo