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Oculus Rift in prova all’EVE Fanfest 2013

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L’Islanda, per qualche giorno, è diventata il centro delle attenzioni di migliaia di visitatori e milioni di appassionati sparsi per il mondo hanno puntato i loro browser all’indirizzo dell’EVE Fanfest 2013, svoltosi nella capitale Reykjavik dal 24 al 27 di questo mese.
Si tratta del più importante raduno organizzato dai fan del famoso gioco di ruolo online di massa (Mmorpg), sandbox a sfondo fantascientifico (da una costola del quale è stato sviluppato anche Dust 514, in esclusiva per Playstation 3).

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Quel che ha spiazzato i visitatori accorsi a celebrare il loro videogioco preferito è stata la presenza di Oculus Rift, l’avveniristico e promettente visore che sostituisce il monitor e lo schermo quando si gioca.
I più coraggiosi e fortunati hanno, così, potuto provare l’ebbrezza di indossare questi occhiali che gettano l’utente nel bel mezzo dell’azione. Il video in calce vale più di mille parole: è chiaro che una volta “dentro” è davvero difficile non perdere il contatto con la realtà e “vagare” con lo sguardo.
Kotaku, fonte della notizia, in altre parole afferma che:

“visto da fuori, l’Oculus Rift fa sembrare le persone stupide o ridicole”

Mettendo in discussione il futuro del divertimento che sembra non aver dimenticato il sogno di immergere l’utente in una realtà virtuale completamente estraniante. Il futuro del divertimento fa presagire figure da scemi, come fa intendere Kotaku? O ritenete che possa essere il passo successivo nell’evoluzione del Videogioco?

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A REYKJAVIK, OCULUS RIFT IN AZIONE SU EVR IN PARTITE 6 CONTRO 6

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Il videogioco provato all’EVE Fanfest 2013 si chiama EVR ed è stato sviluppato dal gruppo di sviluppatori di EVE, di nome CCP che lo ha realizzato, in sole sette settimane. Il titolo, mosso dall’engine Unity e caratterizzato da elementi artistici basati sull’universo di EVE Online, non è un adattamento di EVE Online ad Oculus Rift, ma un gioco di combattimenti fra astronavi “su licenza”.
I giocatori si schierano in due squadre da sei componenti, rappresentanti le fazioni Amarr e Minmatar, che hanno navi da guerra stazionate presso campi di asteroidi. In tre minuti di tempo si può così provare disparate manovre di volo con l’ausilio di Oculus Rift.
Quel che ha più impressionato chi l’ha provato è stato constatare che muovendo la testa, il mirino dell’astronave rispondeva fedelmente, permettendo al “pilota” dei facili ingaggi di combattimento. Quel che ha altrettanto impressionato è stato il senso di nausea e vertigini provocati dall’esperienza di “realtà virtuale” vissuta.

Fonti: Kotaku & PCGamesn

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