Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica. Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.
The Witness, il puzzle game ideato da Jonathan Blow presentato durante l’annuncio PlayStation 4 di Sony del mese scorso, è sicuramente uno dei giochi che suscita curiosità. L’autore del titolo, durante un’intervista ad Edge, ha fatto un confronto tra la PlayStation 4 ed il pc per lo sviluppo di The Witness ed ha assicurato che il gioco girerà più velocemente sulla ventura console di casa Sony elogiandone la memoria (8gb di gddr5). Nondimeno, l’ideatore tra l’altro del famoso Braid, ha pure esaltato i vantaggi di un sistema operativo snello e diretto.
“Per la realizzazione di The Witness ci interessa molto la velocità dell’hardware – ha detto Blow – nel caso di PS4, il fatto che disponga di una ram più veloce rispetto al pc. La memoria è di grande aiuto per la gestione delle risorse grafiche e, al contrario dei sistemi pc, non deve essere condivisa con un sistema operativo pesante. Effettuare il rendering di contenuti in ambiente Windows ha un impatto sulle performance, mentre su console ciò non avviene perché il sistema è del tutto dedicato ai giochi. Di conseguenza il software gira meglio. Il fatto di poter fare riferimento a un hardware specifico, inoltre, migliora ulteriormente la situazione”.
Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica. Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.