Il presidente degli Usa, Barack Obama, è favorevole all’insegnamento della programmazione dei videogiochi nelle scuole
Da noi, una notizia del genere farebbe scalpore e chi proponesse una cosa del genere sarebbe tacciato di follia, anche perché ancora si fatica a distinguere i videogiochi dai videopoker.
Negli Stati Uniti, invece, se ne discute concretamente e non è una persona qualunque a parlarne, ma direttamente il presidente Barack Obama che durante un intervento pubblico in videoconferenza su Google+ ha dichiarato che tutti i bimbi, fin dalla più tenera età, dovrebbero essere introdotti alla programmazione nelle scuole. Questo perché c’è un grande interesse attorno al mondo dei videogiochi, uno dei pochi settori al giorno d’oggi in grado di creare nuovi posti di lavoro nonostante tutto.
Tra gli esempi citati dal premier americano il papà di Facebook (Mark Zuckerberg). Obama si è impegnato così a lavorare con le scuole per realizzare queste parole con corsi specifici finalizzati alla realizzazione di videogame. D’altronde, Obama è ben attendo alle nuove tecnologie. E d’altronde, il presidente americano riconosce come i bambini siano interessati ai videogiochi per cui l’insegnamento della programmazione e dell’informatica potrebbe aiutare parecchio nel loro futuro auspicando anche che i giovani americani non siano solo grandi consumatori ma anche produttori e creatori di videogiochi.
E ribadiamo che qui in Italia la maggior parte dei colleghi della stampa generalistica ancora confonde i videopoker con con i videogiochi. Ed è terrificante tutto ciò.
E’ proprio vero: l’America è tutto un altro mondo. A seguire il video.
L’INTERVENTO COMPLETO DI BARACK OBAMA
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