Un’altra console, dopo Ouya e GameStick, cerca successo su Kickstarter. Si chiama GCW-Zero e si basa su Linux 3.7. Gli sviluppatori dicono che il processore, un Ingenic JZ4770, sarà sufficiente per far girare alcuni classici pc e gli emulatori di molte console passate.
L’obiettivo, comunque, è quello di far rivivere i retrogame anche se la natura aperta (open source) può fare il resto. Del resto, gli sviluppatori hanno parlato apertamente delle loro intenzioni.
“Viviamo in un’era tecnologica in cui è possibile avere una console portatile più potente dell’hardware fisso di poco tempo fa – si legge in un passaggio della descrizione del console portatile su Kickstarter – i touch screen hanno già rivoluzionato i videogiochi portatili, ma molti giocatori sono a loro agio con dei controlli fisici. Il mondo aveva bisogno di un hardware che combinasse entrambe le cose”.
Quindi, niente touchscreen ma comandi tradizionali. Inoltre, c’è da ricordare come questa sia la prima console portatile ad utilizzare un sistema operativo Linux. Il progetto è a buon punto e la richiesta di 130.000 dollari su Kickstarter servirebbe per facilitare la produzione di piccole quantità di console.Ad ora sono stati raccolti quasi 24.000 dollari e mancano 17 giorni alla fine. A seguire la scheda l’hardware.
L’HARDWARE DELLA GCW-ZERO
- CPU: Ingenic JZ4770 1 GHz MIPS processor
- GPU: Vivante GC860, capable of OpenGL ES 2.0
- Display: 3.5 inch LCD with 320×240 pixels; 4:3 aspect ratio is ideal for retro gaming
- Memory: 256 MB DDR2
- Internal storage: 8 GB, most of which is available for applications and data
- External storage: micro SDHC up to 32 GB or micro SDXC of 64 GB (SDXC cards must be reformatted before use)
- Mini USB 2.0 OTG
- Mini HDMI 1.3 out
- 3.5 mm (mini jack) A/V port for earphone and analog TV-out
- Stereo speakers, mono microphone
- Accelerometer (g-sensor) and vibration motors
- Wi-Fi 802.11 b/g/n 2.4 GHz, can connect to access point or direct device-to-device
- Dimensions: 143 * 70 * 18 mm
- Weight: 8 oz / 225 g
Battery: 2800 mAh.
