E’ ormai tempo di bilanci per tutto. Il 2012 ci sta salutando con un fardello pesante per l’industria videoludica: 20 software house (molte di queste famose per aver realizzato anche recentemente giochi mica da ridere) hanno chiuso i battenti o sono state oggetto di tagli e fusioni. Come scrive IGN nel suo speciale nel 2011 erano stati 12 gli studi chiusi.
Tra questi un cenno storico meritano (senza offesa per nessuno ma solo per una questione di anzianità di servizio) Hudson Soft, alla soglia del suo trentennale. Famosa per aver realizzato Bomberman adesso sopravvive sotto il marchio Konami.
Ricordiamo pure Sony Liverpool, che sono gli ex Psygnosis, nati nel 1988 ed autori della serie Lemmings, di Agony e tanti altri capolavori come Destruction Derby e la serie Wipeout.
A seguire il resto delle software house decadute.
- Spellbound Entertainment (fondato nel 1994): autori del relativamente recente Arcania: Gothic 4, gioco erede dei Piranha Bytes, ai quali però lo studio tedesco non ha in alcun modo fatto onore.
La compagnia è stata però rifondata col nome di Black Forest Games famosa per il successo su Kickstarter di Giana Sisters: Twisted Dreams, il remake riveduto e corretto in chiave fantasy di Great Giana Sisters su Steam ed altri negozi digital delivery.
- ImaginEngine (fondato nel 1994): Apples to Apples.
- Zipper Interactive (fondata nel 1995): celebri per SOCOM e MAG, recentemente avevano sviluppato Unit 13 su PlayStation Vita.
- Rockstar Vancouver (ex-Barking Dog, fondato nel 1998): non è basata la realizzazione di Max Payne 3.
- Big Huge Games (fondata nel 2000): all’attivo Rise of Nations e Catan. Nel 2012 è uscito da parte loro Kingdoms of Amalur: Reckoning. A giugno Epic Games ha aperto un nuovo studio, Epic Baltimore, composto in larga parte da ex-dipendenti di Big Huge Games.
- BigBig Studios (fondati nel 2001): Avevano realizzato Pursuit Force nel 2006 per PSP, quest’anno erano tornati con Little Deviants su PS Vita.
- Black Hole Entertainment (fondata nel 2001): la compagnia ungherese chiude i battenti a luglio, lasciandosi alle spalle come ultimo titolo Heroes of Might & Magic VI.
- THQ San Diego (fondata nel 2003): il discorso è complesso. Si parla di amministrazione controllata ma il tempo stringe ed i debiti sono tanti.
- Multiverse Network (fondato nel 2004): ha partecipato alla campagna di promozione per Avatar di James Cameron con due giochi in flash, uno con McDonald, l’altro con Coca-Cola. Con all’attivo anche l’MMO Firefly, lo scorso gennaio la compagnia ha chiuso i battenti.
- Monumental Games (fondata nel 2005): famosi per Moto GP 2010/11 ad aprile la chiusura della sede di Manchester. Loro stessi sperano nel ritorno ma ancora niente di nuovo.
- 38 Studios (fondato nel 2006): Hanno sviluppato anche loro Kingdoms of Amalur: Reckoning assieme Big Huge Games. Ne hanno condiviso tutto, anche il triste destino.
- Ubisoft Vancouver (fondato nel 2006): evidentemente uno studio di troppo per il publisher francese. Ed evidentemente Vancouver porta sfortuna (vedi Rockstar Vancouver).
- HB Studios Halifax (fondato nel 2007): molto attivo con EA Sports.
- Paragon Studios (fondati nel 2007): unico titolo all’attivo City of Heroes, NCsoft ha tagliatola software house lo scorso agosto.
- Bright Light (fondato nel 2008): conosciuto per Harry Potter e il principe mezzo sangue.
- Dark Energy Digital (fondato nel 2008): famoso per Hydrophobia.
- 4mm Games (fondato nel 2008): dopo la chiusura hanno continuato a collaborare in qualche modo con Jagex, salvo poi essere stati citati dalla EMI per l’utilizzo senza licenza di ben 54 tracce musicali, insieme a Terminal Reality. Ognuna di queste è stata valutata nell’ordine dei 150 mila dollari. Decisamente non troppo fortunati.
Hogrocket (fondato nel 2011): studio britannico indipendente messosi in luce per per Tiny Invaders, fondato, tra gli altri, dall’autore di Geometry Wars, Stephen Cakebread e da ex dipendenti di Bizzarre Creations.
Fonti: IGN e VideogamerTV