Una serata dedicata al retro-gaming con la prima Xbox ci porta a ricordare un gioco piuttosto divertente di una grande serie. E così, dedichiamo una piccola retro recensione a Sensible Soccer 2006, firmato dal publisher Codemasters (sviluppato da Kuju Sheffield e Jon Hare) uscito anche per pc e PlayStation 2 nell’anno in cui l’Italia calcistica centrò in Germania il quarto Mondiale.
Inconcepibile paragonarlo al primo Sensible Soccer o a Sensible World of Soccer che tra i primi anni degli anni Novanta fino alle soglie del nuovo millennio tennero incollati davanti agli schermi di casa milioni e milioni di giocatori. Inconcepibile paragonarlo anche ai concorrenti dell’epoca (Fifa 2006 e 2007 e Pro Evolution Soccer 5 e 6).
Sensible Soccer 2006 lo si deve prendere senza troppe pretese e fuori dagli schemi. In quest’ottica è un titolo che può essere ricordato (e giocato, perché no?) in spensieratezza.
UN GAME-PLAY FRENETICO E DIVERTENTE (SE IN COMPAGNIA)
Non aspettatevi il realismo da Sensible Soccer 2006. I ragazzi di Kuju Sheffield e Jon Hare in testa, hanno puntato più sul fattore divertimento. Ed in questo non hanno fallito soprattutto se si gioca in compagnia.
Tiri ad effetto, anzi, a banana, velocità assoluta, possibilità di ulteriori scatti fulminei, passaggi rasoterra, contrasti, colpi al volo, e piccole finezze aggiornano il game-play del titolo originale. Una freccia direzionale indica la traiettoria principale della sfera che cambia a seconda dei movimenti del calciatore e dalle scelte del giocatore. Le meccaniche, quindi, rievocano i pregi ma anche i difetti del passato.
Il contesto è molto frenetico ma allo stesso tempo divertente e ricco di molta varietà favorita anche dalla visuale a volo d’uccello (simile a Striker, o a Sierra Soccer). Le vie del gol sono tante anche se non necessariamente verosimili, mentre i portieri sono piuttosto atipici ed alternano alcuni interventi da portieri da pallamano (a volte sembra che facciano le uscite a pelle d’orso); altre si producono in tuffi plastici quando il pallone è fuori dallo specchio della porta e così via. Segno che comunque l’intelligenza artificiale ha delle lacune.
La gestione della squadra è molto semplicistica e non ci sono quegli accorgimenti che caratterizzavano, ad esempio, Sensible World of Soccer (che permetteva anche di modificare a piacimento le tattiche e proporne nuove), e questo è un aspetto non da poco. Da notare, invece, come i nomi dei calciatori siano storpiati e qualche errore (ed orrore) ortografico nei menu.
Tante le competizioni in cui sbizzarrirsi come il Mondiale per Nazioni, ed alcuni dei campionati per club più importanti come quello italiano, inglese, spagnolo e così via che danno anche una buona longevità. La vittoria di questi campionati sblocca anche delle caratteristiche interessanti come ulteriori superfici di gioco (erba, sintetico, ecc) ed oggetti da utilizzare in game come il pallone da neve e quant’altro. Si possono anche realizzare tornei personalizzati ma siamo ben lontani dalle possibilità offerte da Sensible World of Soccer.
GRAFICA DEFORMED, SONORO EVOCATIVO
Detto del game-play parliamo dell’aspetto tecnico del gioco. Sensible Soccer offre un comparto visivo goliardico. I colori sono sgargianti mentre i giocatori in campo appaiono come delle caricature con corpi simili, anche se parecchio più grandi, agli originali calciatori di Sensible Soccer, e teste sproporzionate in grafica deformed.
Buone le animazioni anche se il compito non era difficilissimo mentre interessanti le scene di intermezzo che si vedono durante i replay dei fuorigioco o i siparietti per le ammonizioni o espulsioni, nonché quelli per i festeggiamenti ad ogni gol. Stesso dicasi per gli effetti atmosferici come la pioggia che fa il suo dovere.
Il sonoro ripropone la storica Superstars Hero nell’intro ed il suo tema riecheggia nel gioco durante la navigazione tra i menu per le diverse opzioni.
Durante la partita i classici effetti sonori che però ricordano sempre quelli dei giochi di passata generazione. Ciò che si sente nei contrasti non è per niente realistico ma siamo sempre li: può strappare un sorriso mentre sono passabili gli altri aspetti come le esultanze o le disapprovazioni del pubblico.
COMMENTO FINALE
Quando il gioco uscì nel 2006 la critica gli riservò un’accoglienza tiepida. Forse qualcuno si aspettava un po’ troppo da quello che era sostanzialmente un remake aggiornato a quei tempi ma assolutamente inadeguato a reggere la concorrenza di serie come Pro Evolution Soccer e Fifa.
Nel nostro contesto, si tratta di un titolo divertente e nulla più. Tanti i fattori che lo rendono tale. In compagnia è fonte di risate mentre da soli, una volta trovate le misure si può concludere senza troppi sforzi la propria squadra a qualunque traguardo.
L’aspetto tecnico lascia il tempo che trova: a nostro avviso è carino senza mai far gridare al miracolo. Tutt’altro. Codemasters ha voluto puntare sull’effetto simpatia consapevole di essere lontana dalla concorrenza in campo calcistico. Buono per passare qualche ora in compagnia ricordando i bei vecchi tempi o per chi non ha mai giocato ad un titolo calcistico.
Pregi
Veloce, divertente se in compagnia, game-play alternativo che ricorda i tempi andati
Difetti
Poco realistico, da soli si perde molto divertimento.
Voto
7