Un fulmine a ciel sereno per OnLive. Da notizie frammentarie su internet si apprende che una società per ora sconosciuta ha acquistato il servizio di streaming di videogiochi pc.
Lo apprendiamo da CVG.
Le conseguenze sono state repentine per OnLive: il personale è stato dimezzato per rendere la società più appetibile. O meglio per alleggerire i costi per i nuovi proprietari che secondo voci di corridoio sarebbero parte di una società appena fondata. I dipendenti che sono stati tenuti al lavoro hanno ricevuto una lettera dai nuovi proprietari. Ma parrebbe che la società voglia fare nuove assunzione.
La vendita così repentina si è resa necessaria per i costi eccessivi di mantenimento del servizio. Si parla di cinque milioni di dollari al mese non coperti dai pochi utenti attivi.
Nonostante il servizio vantasse 2 milioni di utenti registrati, quelli che lo usavano erano pochi. Il picco massimo di accessi è stato di 1.800 giocatori in contemporanea. Un po’ (troppo) pochi in effetti. E dire che OnLive è arrivato in Belgio (debuttando così in Europa, o meglio in un altro Paese del vecchio continente che non sia il Regno Unito) pochi giorni fa ed aveva chiuso l’accordo con Ouya, la ventura console casalinga open source a base Android, per il supporto alle caratteristiche cloud gaming.
Questo potrebbe essere anche un bruttissimo colpo per la console che ha suscitato su Kickstarter molto entusiasmo ma che potrebbe perdere una caratteristica importante. Ma questa è un’altra storia.
Evidentemente questi avvenimenti (l’arrivo in Belgio ed il supporto ad Ouya) non sono serviti a mantenere lo stesso numero di personale, vedremo che tipo di cambiamenti ci saranno in futuro.
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