Critical Mass (pc)
L’universo dei puzzle game è sempre terreno fertile soprattutto per i team indipendenti. Così, Manic Game Studios, un piccolissimo studio indie, ha tirato fuori dal cilindro Critical Mass, uscito in estate ed approdato su Steam per gli utenti Windows.
Come vedremo in questa breve recensione, il titolo riesce a distinguersi pur non offrendo nulla di memorabile.
UN CUBO (E NON SOLO) COLORATO CHE FLUTTUA NELL’UNIVERSO
L’obiettivo di Critical Mass è quello di unire quattro o più cubi dello stesso colore. Con più di quattro si hanno ulteriori bonus e via dicendo. Fin qui nulla di strano perché decine e decine di puzzle game fin dai tempi dei sistemi ad otto bit danno all’utente questo compito.
Qui, il discorso è ambiento nello spazio (fatto meramente scenico, ndr). I cubi che verranno proposti si aggiungeranno ad una massa più grande che all’inizio sembra un cubo di Rubik fluttuante nello Spazio ma che col passare del tempo, a seconda dei nostri interventi (e dei livelli), muterà forma e si avvicinerà allo schermo.
Se non si dovessero trovare soluzioni cromatiche (e relative combo) nella tempistica richiesta, questa massa scoppierà con il conseguente game-over. Una vita, nessun salvataggio per riprendere le partite. In questo, Critical Mass è molto severo con una scelta da parte dei programmatori tipicamente arcade.
GAME PLAY CLASSICO CON UN 3D BEN FATTO
Non saremo prolissi nel descrivere ulteriormente Critical Mass. Il gioco propone un game-play classico e piacevole rivisto dal fatto che si ha la possibilità di ruotare in tutti gli assi la massa in modo tale da piazzare il pezzo nella posizione desiderata. Il tutto in un miscuglio di Puyo Puyo, Block Out, Weltris, Klax e quant’altro.
Il 3d è realizzato bene ma in questo caso, trattandosi di forme geometriche piuttosto semplici, il compito era elementare. L’aspetto visivo però risulta gradevole e questo gioca molto a favore di Manic Game Studios che tuttavia ha ridotto all’osso l’interfaccia ed i menu.
Sono quattro le modalità di gioco. La Classic, la Rush (in cui si devono formare combo nell’arco di un minuto per passare al livello successivo); la Meditation (forse la più adatta per iniziare il gioco, nella quale si avrà libertà d’azione nell’ideare combo e quant’altro ma entro un limite di 100 cubi da inserire) e la survival, molto stimolante perché bisognerà cercare di sopavvivere realizzando combinazioni in un determinato periodo di tempo. Qualunque sia la modalità, comunque, colpo d’occhio e prontezza di riflessi saranno la chiave del successo.
La difficoltà di Mass Effect è comunque adatta a tutti i giocatori, dai più esperti appassionati di puzzle a chi si avvicina per la prima volta al genere.
COMPITINO SEMPLICE, SVOLTO SENZA LODE E SENZA INFAMIA
Rapidissimo sguardo al comparto tecnico. La grafica è coloratissima e presenta un 3d fatto piuttosto bene come avevamo già accennato nel paragrafo precedente. Tuttavia non ci sono grandi estri ma questo in un puzzle game ci sta tutto ed anzi, bisogna dire che nel contesto è molto accattivante.
Il sonoro è un po’ anonimo. Non brutto, ma rischia poi di stancare.
COMMENTO FINALE
Critical Mass si affaccia senza grossi clamori alla folta schiera di puzzle game. Si tratta di un titolo realizzato con cura e semplicità, senza fronzoli. Molto concreto e tutto sommato ben fatto. Offre un game play rivitalizzato da quattro modalità distinte che offrono varietà a longevità.
Forse, il vero problema del titolo, è che non riesce ad imporsi. Non ci sono particolari difetti dal punto di vista tecnico, ma manca di quel fascino capace di inchiodare davanti allo schermo non solo gli appassionati ma anche il resto della folta platea. Consigliato quando in offerta, offre un simpatico (ed intellettivo) passatempo adatto a tutti. Questo bisogna riconoscerlo.
Pregi
Grafica coloratissima ed accattivante. Buono il game-play. Adatto a tutti. Alcuni spunti interessanti.
Difetti
Ma gli manca quel quid per imporsi. Realizzazione tecnica pulita senza estri.
Voto
7