Da qualche anno, anche in ambito videoludico, i remake sono operazioni diventate piuttosto comuni.
Oggetto del nostro contendere è Sid Meier’s Pirates!, remake del celebre Pirates!, strategico in tempo reale datato 1987 pubblicato da Microprose prima su Commodore 64, poi su pc e, nel 1990, su Amiga.
Bene, nel 2004, lo stesso autore e Firaxis realizzarono una versione per pc che fece rivivere i fasti delle avventure piratesche nei Caraibi. Successivamente, Atari, il publisher, ha anche realizzato un porting per la prima Xbox (2005), su PSP (2007) e su Nintendo Wii lo scorso anno mentre quest’anno è arrivata anche la versione su AppStore per iPad.
Non solo un’operazione commerciale ma anche un buonissimo gioco capace di essere non solo un remake ma di avere qualche caratteristica in più senza stravolgere l’atmosfera che Pirates seppe regalare ai suoi innumerevoli fan.
MONTALBAN SONO!
La storia narra di un giovane ragazzo sfuggito ai soprusi del marchese Montalban. L’avventura inizia con una bella introduzione animata nel quale la famiglia del protagonista celebra un lieto evento.
L’atmosfera fuori casa è cupa, la pioggia si trasforma in tempesta e questa tempesta si materializza nella losca figura del nobile spagnolo che si fa giustizia sommaria irrompendo con tanto di scorta armata e confisca beni rapendo i congiunti del protagonista.
Il gesto di Montalban si spiega facilmente: la famiglia ha contratto debiti per sistemarsi nel nuovo mondo contraendo debiti proprio col losco individuo. Compito del giocatore è quello di riunire la famiglia grazie alla carriera piratesca.
L’IMMENSITA’ DEI CARAIBI TEATRO DELLE NOSTRE GESTA
Come detto, i Caraibi sono teatro del gioco. Si tratta di una zona vastissima ricca di isole, arcipelaghi, scogli, mari in tempesta, secche, città grandi e piccole, mercati e tanti, tantissimi, pirati.
L’America centrale, dal sud della California al canale di Panama, da esplorare in lungo ed in largo, spingerà il giocatore anche in Messico a caccia di tesori ma anche nel tentativo di perpetrare la vendetta e di riunire i congiunti del protagonista. Cinque, invece, le ere a cavallo tra il 1600 ed il 1680 ognuna caratterizzata da determinati eventi storici che fanno non solo cambiare i nomi delle città, ma anche la loro stessa esistenza nonchè alcuni aspetti del commercio con alcune merci in auge a seconda dei periodi.
PIRATA E GENTILUOMO
Il primo passo per diventare pirati è quello di vincere il duello col capitano della propria nave. Il giocatore deve anche, oltre al nome, la sua abilità peculiare tra cannoneggiare (utile per i duelli in mare); scherma (più bravi nei duelli con la spada); medicina (si avrà una carriera più lunga visto che dopo alcuni anni si dovrà abbandonare la carriera di pirata); navigazione (abilità che permette di sfruttare al meglio le correnti); fascino (sposarsi sarà utile). Fatto ciò si solcheranno i mari per le innumerevoli località alla ricerca di uomini per aumentare la ciurma ed andare a far danni.
Si può decidere anche di lavorare per una (o più, la fedeltà non è necessaria…) potenze coloniali dell’epoca, ossia Inghilterra, Spagna, Olanda e Francia mentre dell’Italia nessuna notizia ma ci rifaremo nel ’34, nel ’38, nell’82 e nel 2006.
Scelta la nazione preferita, il giocatore potrà andare in una città di quella corona per prendere incarichi di guerra dai vari governatori, andare in taverna per prendere informazioni riservate su tesori e su pirati che potrebbero sapere dove si trovi Montalban e così via.
Bisognerà stare attenti alle notizie su guerre e careste. La taverna sarà un luogo perfetto per conoscere questi aspetti. Il gioco si basa molto sui combattimenti ma anche sul commercio e sulla strategia.
E’ molto interessare fare “carriera” al soldo delle nazioni perché oltre alle ricchezze ed alle terre si migliorerà la posizione sociale che sarà utilissima per i matrimoni. Frequentando i palazzi dei governatori sono frequenti i bell’incontri. Più alto sarà il rango, più facile sarà stringere amicizie e flirtare. Tutto servirà per trovare i propri cari e vivere più agiatamente possibile. Sarà importante anche non fare arrabiare la ciurma e guadangare tanto per poi poter dividere al meglio i proventi periodicamente. Pena il rischio di ammutinamenti.
STRATEGIA, RICERCA ED AZIONE, ECCO LA CHIAVE VINCENTE
Sid Meier’s Pirates!, ha il merito di essere una trasposizione piuttosto fedele dell’originale. Il titolo è infatti capace di miscelare molto bene la strategia all’azione durante i combattimenti navali o di terra o i duelli all’ultimo sangue tra i ponti delle navi o tra le piazze delle città che si tenterà di conquistare.
E’ importante prendere informazioni utili su dove e come attaccare, scegliere con quale tipo di imbarcazione (ce ne saranno tante, dal piccolo e veloce brigantino ai mitici galeoni alle possenti fregate), sferrare i propri attacchi, riuscire a navigare bene controvento sperando di non incappare in secche, ma anche commerciare visto che le merci saranno utilissime. Si potranno anche riparare e migliorare le navi e la propria flotta.
Aggiunti anche alcuni mini-games rispetto all’originale. Tra tutti, spicca quello del ballo per far colpo sulla dama che si vuole sposare.
IL 3D CAMBIA IL VOLTO DI PIRATES
Il remake cambia decisamente i tratti somatici del vecchio Pirates e sfrutta un ottimo motore grafico, praticamente lo stesso di quello usato per Civilization IV, in grado di aggiungere un bel 3d con buoni dettagli ed ottime animazioni.
Il 3d dei personaggi è su livelli standard e già nel 2004 era comunque di discreto livello, inoltre la nuova veste conferiva al gioco i toni e l’atmosfera cartoonesca niente male.
Il sonoro è discreto ma alla lunga è ripetitivo, soprattutto nella sua parte musicale. La longevità, invece, si attesta su ottimi livelli. Il trucco a “Pirates!” ha fatto decisamente bene visto che la giocabilità è rimasta immediata ed il giocatore non si troverà mai spaesato. Sid Meier’s Pirates! è in grado di regalare ore ed ore di ricerca, combattimenti, intrighi, puro divertimento e quant’altro grazie ad un ottimo game-play e rigiocabilità che consentono ampie scelte.
CONCLUSIONI
Solo Sid Meier poteva migliorare un suo capolavoro assoluto. Il remake è un piccolo gioiellino rinverdito dalla nuova veste grafica, da una tecnica molto buona e da alcuni concetti base ampliati dal gioco originale.
Avremo molte più azioni da compiere per raggiungere le nostre mete, la classifica di popolarità, il gioco del ballo, la nuova fase di abbordaggio in tempo reale, di conquista del forte, sempre in tempo reale, e la dinamica danno al titolo Firaxis molti tocchi di classe in più. Forse il sonoro non si è evoluto come speravamo, ma è un difetto a cui ci si può passar sopra vista la vastità del gioco che non tradisce le attese ed anzi rilancia il concetto.
Pregi
Buon comparto tecnico. Tutta l'atmosfera piratesca di Pirates! Giocabile e rigiocabile.
Difetti
Musiche un po' ripetitive.
Voto
9
1 commento su “Sid Meier’s Pirates! (PC)”