Ferrari Formula One
Anno di grazia 1988, su Amiga, Commodore 64 ed altri computer ad 8 e 16 bit, Electronic Arts pubblica Ferrari Formula One, controverso titolo sul Circus della Formula 1 dedicato alla scuderia di Maranello.
Perché controverso? Semplice: tanti buoni spunti ma un game-play davvero troppo difficile. Si tratta di un mix di guida e mera simulazione dove anche la tattica avrà la sua buona parte per la riuscita o meno della gara. Ci saranno occasioni in cui si dovrà cercare di limitare i danni perché il circuito o le condizioni atmosferiche non permettono di andare più in la, altre in cui potremo sfoggiare le peculiarità della Ferrari 031, protagonista del gioco.
PREPARAZIONE ASSETTO, E POI IN PISTA
Ferrari Formula One offre una panoramica piuttosto ampia sulla gestione del pre-gara e della corsa vera e propria.
Dal paddok controlleremo i singoli dettagli della nostra monoposto. Ammirevole, sotto questo aspetto, il lavoro di Electronic Arts.
Le regolazioni del carico aerodinamico degli alettoni anteriori e posteriori, il rapporto della scatola del cambio, vedremo l’usura dei freni, del motore e delle gomme, e così via, fino a scegliere anche il tipo di mescola facendo attenzione anche alle condizioni climatiche.
Tante anche le opzioni in game, dal livello di difficoltà generale al numero di giri da compiere realmente durante le corse. E qualcuno sceglieva di fare il massimo con sommo dispiacere per le mani.
LA STAGIONE 1986…
Benché il titolo sia datato 1988, il gioco è ambientato nella stagione agonistica 1986. Ed in quegli anni le Ferrari, un po’ in decadenza dopo i fasti di fine anni ’70, dopo alcuni campionati in sordina e con un ambiente ancora scosso dalla tragica morte di Gilles Villeneuve (Zolder, 8 maggio 1982), non era più riuscita ad essere realmente competitiva. Nel 1986 i piloti ufficiali erano Johansonn e la buon’anima di Michele Alboreto che avevano rispettivamente i numeri 27 e 28.
Queste cifre rimarranno per molto tempo nella memoria degli appassionati, soprattutto il 27 appartenuto al mitico Gilles. Noi avremo il compito arduo di riuscire a riportare il titolo a Maranello dopo il successo di Jody Schekter datato 1979.
Continuiamo la parentesi storica descrivendo anche il campionato di Formula 1 del 1986, composto da 16 gran premi. Il regolamento prevedeva anche un’assegnazione di punti diversa da quella che è in vigore attualmente. Solo i primi 6 prendevano punti, e per la precisione 9 al primo, 6 al secondo, 4 al terzo, e via via fino a giungere alla sesta piazza che guadagnava un punto.
Ma c’era di più: si dovevano scartare i peggiori 5 risultati. In queste dinamiche, Ferrari Formula One si presenta minuzioso riproducendo molto bene l’atmosfera di quella stagione in tutti i suoi aspetti del regolamento anche per quanto concerne le prove in pista.
SEDICI PISTE+UNA…
Diciassette i circuiti presenti in questo videogame, 16 relativi al mondiale; uno, Fiorano, che ci permetterà di apprendere i rudimenti e prendere confidenza con la vettura. Il nostro cammino mondiale, invece, comincerà in Brasile, il 23 marzo, per poi proseguire in Spagna (Herez de la Frontera), San Marino (Autodromo Dino Ferrari), Monaco, Belgio (Francorchamps), Canada (circuito Gilles Villeneuve), Stati Uniti (Detroit), Francia (Le Castellet), Gran Bretagna (Brand Hatch), Germania (Hockenheimring), Ungheria (Hungaroring), Austria (Hosterreichring), Italia (Monza), Portogallo (Estoril), Messico (Autodromo Hermanos Rodriguez) ed Australia (Adelaide), 27 ottobre.
UN WEEK-END IMPEGNATIVO
Il titolo della Electronic Arts, firmato da Rick Kroenig, dà molte possibilità ai piloti di mettersi in luce e di carpire i segreti della monoposto dando generosissime sessioni di prove che durano un’ora di tempo reale.
Il venerdì si parte con le prove libere e la prima sessione di qualifiche che determineranno la griglia per il giorno dopo. Sabato, altra ora dedicata alle prove libere, poi altri sessanta minuti per migliorare i tempi del giorno prima e decidere la pole position e le posizioni ci rincalzo. Domenica mattina il warm up, sempre un’oretta a nostra disposizione e poi, finalmente, semaforo verde per la gara. Come dire, un fine settimana da leoni.
VITA DA MANAGER? FORSE LA PIU’ REDDITIZIA
Se non si è particolarmente avvezzi a sudare in pista, si può demandare tutto al pilota automatico, per gestire la gara dai box e pensare esclusivamente alle soluzioni di messa a punto migliori per la monoposto.
La cpu penserà a fare il lavoro sporco, sporchissimo a dire il vero. Spesso e volentieri noteremo un buon comportamento della vettura guidata dal computer ma tuttavia, pur riconoscendone una guida abbastanza sicura e pulita nelle traiettorie, le prestazioni potrebbero anche risultare senza particolari estri: raramente ci sarà una condotta aggressiva da parte del nostro alter ego.
Per migliorare questo aspetto potremo decidere di aumentare l’aggressività a spese però della fragile meccanica della monoposto.
Il gioco anche qui presenta una buona dose di realismo anche se… in pista ci saranno soltanto otto vetture.
GRAFICA IN 2D, PESSIMA GUIDABILITA’
Tecnicamente, Ferrari Formula One non era eccezionale e subiva già la concorrenza. Graficamente parlando sia la versione Amiga che quella per C64 svolgeva il proprio dovere con i menù a cascata, una parte in 2D che raffigura paddok, vettura e set-up tutto sommato pulita.
Anche in pista il gioco presenta un aspetto visivo limpido… forse troppo al punto da risultare scialbi con un finto 3d.
La visuale dall’abitacolo offre l’effetto ottico, ma i modelli delle vetture sono palesemente 2D.
La fedeltà delle piste è comunque sufficientemente credibile. Il sonoro si limita a qualche effetto, per altro nemmeno eccessivamente brillante, in gara e durante l’assemblaggio della monoposto, e ad un paio di canzoni. Su Commodore 64 c’è la mitica frase pronunciata da una bella voce femminile “Gentlemen Start Your Engine” ed un bel brano introduttivo.
Se la giocabilità grazie alle numerose scelte da fare in ambito tattico è ottima, non si può parlare altrettanto bene del sistema di controllo.
Questo è il vero tallone d’Achille del titolo. Troppo difficile guidare col joystick del C64 e con il mouse dell’Amiga. Anche ad un livello di difficoltà basso, tenere in pista la nostra auto sarà davvero problematico.
CONCLUSIONI
Ferrari Formula One è un titolo da prendere con le pinze. Gli appassionati della scuderia di Maranello e del mondo della Formula 1 potranno apprezzare la cura per i dettagli che il lavoro della Electronic Arts ha compiuto.
Predisporre la nostra monoposto, farle fare i test a Fiorano, provare l’emozione della guida e l’atmosfera della stagione agonistica del mondiale ’86 farebbe esaltare molti.
Tecnicamente, il gioco, era scialbo su Amiga, buono su C64.
A rovinare tutto, però, un sistema di guida umanamente impossibile da sostenere. Davvero troppe le correzioni da apportare ed anche se si deciderà di affidarsi al cambio automatico, le cose non miglioreranno.
Finire sul prato o andare a fare un incidente che potrebbe causarci anche un lungo infortunio (nel gioco c’è la possibilità) è un’ipotesi da prendere seriamente in considerazione. Peccato, perché è stata sprecata l’ottima riproduzione del Mondiale 1986, storicamente uno dei più belli in assoluto anche se la Ferrari non ebbe troppi acuti.
PREGI. Licenza Ferrari. Ottima riproduzione della stagione 1986. Per certi versi affascinante. Varietà di gioco. Buona la versione C64.
Contro. Pessimo sistema di guida. Tecnicamente scialbo. Solo da manager si può sperare di vincere. Opaco su Amiga.
Voto: 6/10 (su Amiga); 7/10 (su Commodore 64)