Torniamo a recensire e lo facciamo con un bel classico per PlayStation 2 parlando della serie Wipeout che nel 2009 chiuse con un certo stile l’avventura sulla gloriosa console di casa Sony.
Wipeout Pulse, ennesimo capitolo della fortunata serie di corse futuristiche nata a metà degli anni Novanta sulla prima PlayStation, è stato senza dubbio di grande impatto anche sulla cara vecchia PS2.
Il gioco, realizzato da Studio Liverpool, è uscito nel 2009 ed era la conversione del capitolo già pubblicato nel 2007 su PSP.
L’ANTIGRAVITA’ E’ IL FUTURO DELLA CORSE
Il concept di gioco nel corso degli anni è rimasto uguale: l’ambientazione futuristica con una fortissima impronta tecno fa subito capire al videogiocatore di cosa si stia trattando. In Wipeout Pulse si è catapultati nell’anno 2207. E nel XXIII secolo le corse si svolgono su circuiti dalle linee geometriche alquanto audaci e da un’architettura che comprende anche i giri della morte.
Questo è possibile perché le navicelle, sfruttano l’antigravità che permette di raggiungere velocità incredibili: si va da un minimo di 400 km orari per le navette della classe più lenta ai 1500 km orari di quelle più performanti. Ogni pista è dotata della nuova funzionalità Mag-Strip che blocca momentaneamente le navette monoposto sulle superficie dei tracciati.
IN UNA GARA ALL’ULTIMO SANGUE, OGNI MEZZO E’ LECITO…
Il fair play, però, non esiste: in queste gare all’ultimo sangue, la vittoria si conquista in qualunque modo. E così, tutte le piste hanno in dotazione delle piastre che se toccate attivano diversi armamenti, scudi protettivi, o offrono, semplicemente, un po’ di turbo. Bombe, mine, spari direzionali e quant’altro sono comunque disponibili ed una volta attivati ci vorrà molta strategia per sfruttare le migliorie temporanee, e per evitare le trappole attivate dagli altri piloti.
NAVICELLE E CIRCUITI
Wipeout Pulse offre un buon numero di navicelle da provare e circuiti da scoprire e memorizzare. Otto le squadre presenti nel gioco che mettono in pista altrettante monoposto dalle caratteristiche diverse. In tutto, sono 4 i parametri che diversificano i modelli: Velocità massima; Accelerazione; Manovrabilità e Scudo. Il giudizio sulla loro efficacia è espresso in decimi.
Ben 24, invece, le piste a disposizione, alcune. ambientate in località reali ma riviste in chiave futura. Ad esempio il Moa Therma è posto in un arcipelago non meglio precisato della Sicilia.
GRAFICA FLUIDA E PULITA, OTTIMO SONORO
Dal punto di vista tecnico, Wipeout Pulse si difende molto bene, anzi, si può definire che è un piccolo gioiello. La Play Station 2 è sfruttata adeguatamente e la versione del gioco si distingue per l’ottima grafica ricca dettagli nonché per la velocità e la fluidità: marchio di fabbrica degli Studio Liverpool. Gli effetti come le esplosioni, i boost dei motori antigravità, il fuoco, e gli scudi attivati sono resi al meglio, così come le ambientazioni delle piste.
Sonoro d’atmosfera grazie alle introduzioni parlate ad ogni circuito e sedici brani musicali degli artisti tecno più in voga: da Dj Fresh ad Aphex Twin; da Noisia a Kraftwerk, solo per citarne qualcuno.
Ottima la giocabilità con un livello di difficoltà ben calibrato. La modalità campagna che conta 220 competizioni da svolgere tra campionati, eventi singoli, gare a tempo e così via assicura la longevità. Ci saranno pure i punti fedeltà che consentiranno di cambiare l’aspetto della navicella. La modalità Racebox, consente di “disegnare” dei campionati personalizzati o di disputare gare in un circuito piuttosto che in un altro.
CONCLUSIONI
Wipeout Pulse è sicuramente un ottimo titolo. Gli amanti della serie ne sono rimasti entusiasmati così come gli affecionados della Play Station 2. Tecnicamente gli Studio Liverpool hanno realizzato un lavoro mirabile. Anche la giocabilità è elevata grazie alla manovrabilità delle navicelle. La longevità grazie alle numerose competizioni presenti ai 24 circuiti alle competizioni personalizzabili è ottima. Unico difetto è relativo alla ripetitività, per forza di cose, del gioco. Senza dimenticare, inoltre che non aggiunge nulla di particolarmente nuovo all’orizzonte. Per il resto, però, Wipeout Pulse è davvero convincente e si può definire a pieno titolo uno dei migliori giochi di un paio di anni fa per la gloriosa PS2.
Pregi
La grafica spreme la PS2 a dovere. Ottimo comparto sonoro. Longevità garantita
Difetti
Pochissime novità rispetto agli altri capitoli.
Voto
8,5