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Non finiscono le polemiche sul potenziale furto di dati sensibili da parte degli hacker che ha costretto Sony a spegnere di colpo il PlayStation Network. Per chi non lo sapesse, da una settimana (in Europa), il PSN, il servizio che permette agli utenti di PlayStation 3 e PSP di comprare giochi, contenuti speciali e film, è offline a causa di un attacco di hacker che tra il 17 ed il 19 aprile ha fatto una clamorosa breccia nella rete di sicurezza Sony. Adesso anche la nostrana Adoc (l’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), ha intrapreso i primi passi per valutare le cause della violazione della privacy per valutare una eventuale class action contro la multinazionale per difendere l’oltre milione e mezzo di utenti italiani (circa 77 milioni in tutto il mondo, ndr), che potenzialmente (lo ribadiamo) potrebbero essere stati danneggiati dal furto di danni sensibili.
TRE PASSI PER LA PROPRIA SICUREZZA
L’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori consiglia al momento di seguire questi tre semplici passi per mettersi al riparo da eventuali cattive sorprese:
Sospendere presso la propria banca la carta di credito registrata sul network.
Cambiare la password dell’indirizzo e-mail utilizzato per la registrazione.
Fare attenzione a eventuali truffe via mail, telefono e posta cartacea in cui vengono richiesti informazioni personali o dati sensibili.
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1 commento su “L'Adoc pronta per la class action contro Sony per il possibile furto di dati sensibili”
Certo … cambia la passw senza poter accedere… facile
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