Le interviste (surreali) ai personaggi dei videogiochi – Week 2 Il pilota di OutRun

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Secondo appuntamento con le interviste surreali de IlVideogioco.com. Dopo aver avuto molti incoraggiamenti al termine della prima puntata grazie a Guybrush Threepwood, ritorniamo puntuali (e ci mancherebbe) con una nuova chiacchierata con personaggio storico dei videogiochi.
Si tratta di una figura molto presente anche se non conosciutissima, che corrisponde al pilota di OutRun.
La sua flemma nel guidare (tipica del Satoru Nakajima dei tempi migliori), e nel flirtare con qualunque essere umano che avesse i capelli lunghi capace di calpestare la sua dignità ci ha colpiti.
Lo abbiamo inseguito per mari, monti e soprattutto autostrade ma lo abbiamo incontrato incolonnato in un’autostrada non meglio precisata qui in Sicilia.
Non eravamo sicuri che fosse lui, ma udendo Splash Wave, notando anche la Ferrari Testa Rossa ed il suo improponibile abbigliamento con camicia hawaiana, abbiamo fatto 2+2…
Felici di questo incontro, vi ricordiamo che il pilota di OutRun che chiameremo AAA (come la classica sigla che si mette per firmare velocemente gli Highscore negli arcade), è stato protagonista del primo gioco nel 1986 per poi ricomparire in Turbo OutRun, in OutRun 2 nel 2006, poi OutRun Coast to Coast.

IlVideogioco.com: Buongiorno signor AAA, innanzitutto come sta?

Pilota di OutRun AAA: Non mi lamento, vado di corsa ma procede tutto per il meglio. Mi trovo in Sicilia per una breve vacanza. Ci sono posti qui che mi ricordano molto i tempi in cui correvo seriamente.

IlVideogioco.com: Seriamente? Vuol dire che prima era serio?

Pilota di OutRun AAA: Ma è chiaro. Mi sono fatto anche tanti lividi e questi sono la prova delle mie dure battaglie in corsa.

IlVideogioco.com: E quali sono questi posti che le ricordano i suoi stage?

Pilota di OutRun AAA: Ad esempio, la strada della Favorita a Palermo che porta a Mondello  e che è costeggiata da molte belle donne che aspettano l’autobus è spiccicata ad uno stage di OutRun Coast to Coast. Peccato manchino le donne che aspettano gli autobus…

IlVideogioco.com: Una cosa che tutti vorrebbero sapere, coma si chiama? Qual’è il suo vero nome?

Pilota di OutRun AAA: Il mio nome lo taccio per motivi contrattuali con Sega, il mio datore di lavoro. Se sgarro non potrò più guidare per loro ed addio vacanze in Sicilia, Ferrari e cannoli. Non posso dire il mio vero nome anche perché mamma e papà si arrabbierebbero. Chiamatemi AAA, è meglio per tutti.

IlVideogioco.com: Ma lo sa che lei è forse l’unico pilota al mondo ad aver subito più lividi dalla sua ragazza piuttosto che dagli incidenti veri e propri?

Pilota di OutRun AAA: In verità devo dirvi che quella non è la mia ragazza. Ma la mia ex moglie. Però i lividi me li ricordo ancora e ne porto le conseguenze. Ogni tanto, se posteggio e tocco il marciapiede, mi metto in posizione d’urto per reggere i colpi. Questa storia va avanti dal 1986.

IlVideogioco.com: Cosa, cosa, cosa? Ex moglie?

Pilota di OutRun AAA: Si, l’ho incontrata a Las Vegas, lei faceva la PR in un locale esclusivo della zona, eravamo entrambi brilli e cavalcando l’onda ci siamo sposati con regolare licenza. Non ricordo nemmeno il nome, ma la chiamo bionda quando la vedo dall’avvocato per la faccenda degli alimenti. Storie che durano poco, il tempo di capire che lei non era la persona giusta.

IlVideogioco.com: Ma quanto durò?

Pilota di OutRun AAA: Il tempo di capire che ero così ubriaco da non rendermi conto che dietro quel bel visino c’era una vipera velenosa e Turbo OutRun mi fece capire quanto fosse volubile lei e solubili i suoi vestiti…

IlVideogioco.com: Ed è per questo che si è messo a correre e non si è più fermato?

Pilota di OutRun AAA: Si, esatto. Ma c’è un episodio in particolare che mi ha fatto capire che lei era più interessata alle auto ed alla velocità che a me. In Turbo OutRun faceva il filo a quell’invertebrato con la Porsche 911. Alla fine vinsi io e lei venne con me, ma durò poco, tornò con l’altro di cui sopra ed ora so che vivono a Vice City dove vendono marmitte truccate da lui. Mentre la mia ex moglie so che nel frattempo arrotonda con gare clandestine…

IlVideogioco.com: Però l’abbiamo vista in compagna di diverse altre ragazze e con un look diverso, più giovanile. Ci dica la verità, ha fatto uso del chirurgo estetico? 

Pilota di OutRun AAA: Meraviglie del computer. C’è chi usa il bisturi, con me hanno usato il Photoshop. Con le console di nuova generazione sto vivendo la mia seconda vita. Certo, adesso diventa più faticoso andare dietro alle ragazzine amanti della velocità. Che poi non capisco il perché quando si arrivi all’atto pratico si lamentano sempre della troppa velocità…

IlVideogioco.com: Forse è meglio glissare su quest’ultimo dettaglio. Ci parli dei suoi progetti futuri…

Pilota di OutRun AAA: Ma certo, innanzitutto vorrei che il prossimo capitolo delle avventure di OutRun mi veda protagonista con un nome mio. Spero che Sega chiuda un occhio ed apra il cuore. E poi… poi vorrei una partner paziente che non mi picchi troppo quando esco fuori strada. Guidare stressati da una ragazza che ulula ad ogni accelerazione e picchia come un fabbro al minimo errore non è facile. E’ stressante. E se fosse il contrario??? Forse è meglio non pensarci: non mi vedo vestito da donna…

Ilvideogioco.com: A proposito, ma lei chi preferisce?

Pilota di OutRun AAA: Non posso parlare. Non mi faccia parlare. Mi potrebbero attendere in qualche svincolo e darmi legnate senza che io abbia sbagliato manovra o derapata. Sono belle, ma ingestibili, come ogni tanto lo sono le Ferrari di OutRun Coast to Coast. 

IlVideogioco.com: Vuole fare un saluto ai nostri lettori?

Pilota di OutRun AAA: Ovvio che si. In 25 anni di onorata carriera in cui ho girato in lungo ed in largo le autostrade d’America senza che nessuno mi riconoscesse, sono felice che abbiate pensato a me. Ma quando andrà l’intervista? Così la leggo e la faccio vedere alle mie fan.

IlVideogioco.com: In tempi brevi, ma siamo sicuri che le sue fan vogliano leggere l’intervista?

Pilota di OutRun AAA: In effetti non saprei… forse è meglio tenersela per sé.