Ci sono interviste possibili, altre impossibili ed altre ancora non possibili. E poi, ci sono le nostre… quelle irreali, quelle che sono frutto del nostro desiderio di conoscenza. Per essere un po’ diversi dagli altri e per offrirvi sempre di più intervisteremo settimanalmente un personaggio dei videogiochi. Tanto per farci due risate nella speranza di farle fare pure a voi.
Oggi inaugureremo il ciclo (speriamo non doloroso) di interviste con un pezzo grosso dei videogiochi, il pirata più terribile (e temibile) dei Caraibi, al secolo Guybrush Threepwood, protagonista della serie di avventure grafiche di Monkey Island da oltre un ventennio, praticamente un’eternità in ambito videoludico.
Imperterriti nel nostro peregrinare tra un pixel e l’altro siamo riusciti a scovarlo in un atollo vicino Melee Island a vendere cocco in un chioschetto adornato di palme nane.
IlVideogioco.com: Allora signor Treepwood, come va? È molto che non ci si sente.
Guybrush Threepwood: Bene, non c’è male. Mi godo i frutti del mio duro lavoro e vendo cocco per arrotondare anche se da un paio di anni vengo in estate a fare visita sui nuovi sistemi e console.
IlVideogioco.com: Lo sa che lei è così famoso da essere ancora osannato in tutto il mondo?
Guybrush Threepwood: Si, certo. Oggettivamente è bello essere famosi. Tutti ti ricordano con piacere, ed hai tante agevolazioni. Ad esempio per vendere cocco in questa isoletta non ho sborsato nulla all’erario. Di fatto non sono mai andato in pensione e la cosa non mi dispiace. Ogni tanto sfido Carla col fioretto e gioco a nascondino con Wally.
IlVideogioco.com: Lei sa bene di essere sostanzialmente uno dei personaggi dei videogiochi più acclamati. Qual’è il suo segreto? Saper trattenere il respiro per 10 minuti?
Guybrush Threepwood: Deve essere stato sicuramente quel ramo dell’albero di gomma di Monkey Island… ah, scusate. Il motivo del mio successo? Ma è chiaro, sono troppo bello ed ho un fascino irresistibile e nessuno mi resiste. Voi dite che non so fare niente? Va bene, tratterò il respiro per 15 minuti e tutto quello che mi succederà vi dovrà far sentire in colpa: 1, 2 e 3.
IlVideogioco.com: Va bene signor Threepwood, togliamo il disturbo (facciamo finta di andarcene e torniamo dopo 5 minuti vedendolo intento a condire una caprese). Lo trattiene bene il respiro.
Guybrush Threepwood: D’accordo, seppelliamo l’ascia di guerra, fatemi altre domande, ma fate in fretta perché ho fame.
IlVideogioco.com: Non le ruberemo molto tempo, ma volevamo sapere da lei, quale è stato il momento più divertente?
Guybrush Threepwood: Sicuramente l’arrivo a Melee. Mi sono divertito molto. Insultare i pirati importanti allo Scumm Bar è stato gradevole. Ho imparato a tirare di scherma e… poi c’è Elaine…
IlVideogioco.com: Ci risulta che la sua storia con Elaine sia un po’ travagliata…
Guybrush Threepwood: Non quanto quella con Largo La Grande… ohh, sia lui che LeChuck mi hanno dato il tormento. Nemmeno dovessi dei soldi a loro. Anzi, proprio Largo mi deve un bel po’ di ricchezze inestimabili. Ma dice che ha già speso tutto e non me li può restituire.
IlVideogioco.com: Ma che tipo di rapporti avete avuto?
Guybrush Threepwood: Protetti… sono stato sempre protetto dalle loro cattiverie.
IlVideogioco.com: Va bene, non andiamo oltre, (crediamo in effetti di aver toccato un tasto dolente e che sia il vero motivo per cui lui venda cocco e succo d’acero in questo atollo), ci spiega la genesi del suo nome? Sa da dove proviene?
Guybrush Threepwood: Certo, ha origini nobili. Io ho sangue blu nelle vene. Ed i miei papà (all’epoca potevano essere tanti), hanno unito la parola Guy, che vuol dire ragazzo, a Brush che era il nome dell’estensione del file di animazione realizzati col Deluxe Paint. Da qui è nato Guybrush. Il cognome, quella è la vera nota dolente, credetemi, è quanto di più difficile pronunciare in natura, peggio del mangiare il tordo con coltello e forchetta.
IlVideogioco.com: Ed ora la domanda più importante, Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore potesse rodere il legno?
Guybrush Threepwood: Ma volete scherzare? Io sono la gomma, tu la colla. Vale come regola di vita.
IlVideogioco.com: Che fine ha fatto Stan?
Guybrush Threepwood: So che affitta castelli di sabbia in un atollo a poche isolette da qui e gli affari gli vanno a gonfie vele.
IlVideogioco.com: Cosa si aspetta adesso dai videogiochi? Ha tempo per giocarci?
Guybrush Threepwood: il tempo lo avrei, ma la scimmia a tre teste è fissata col Tetris. Io sarei più propenso ad una bella avventura di Indiana Jones.
IlVideogioco.com: Vuole fare un saluto ai nostri lettori?
Guybrush Threepwood: Ma certo, ciao. Sicuramente tornerò in altre interviste perché il gestore del blog è stato l’unico a comprare una noce di cocco in questa giornata.
Ma…ma….tutto questo è meraviglioso!
Splendido! Splendido! Che idea grandiosa! Ahahahahahaha!
Intervista bellissima! Ahahhahahhhahah!
Ahahahahahah epic win! Grande Edo 😉
Per parcondicio ora c vuole leChuck,cmq gran bella idea.
Mi hai rubato l’idea che non ho mai avuto!:)
Bella Bella, questa rubrica ha già un fedelissimo! 😉
Grandioso Edo!!! Così si fa!
vai Edo!