Gioventù Ribelle, il videogioco sui 150 anni dell’Unità d’Italia, che poi si è rilevato essere una versione Alfa largamente incompleta realizzata da un gruppo di studenti, non ha pace e diventa il figlio da nascondere. O peggio, da disconoscere.
Come saprete, l’fps, ritirato da qualche giorno dal server del sito ufficiale in attesa di essere ultimato e pubblicato nuovamente, è stato oggetto di critiche nazionali e sberleffi dall’estero dove il titolo è stato paragonato a nientepopodimeno che a Big Rigs, il famosissimo gioco sulle corse dei camion peggiore di sempre.
Numerose e fragorose le polemiche verso Assoknowledge, a cui è stata attribuita la “paternità” del gioco, ed AIOMI, Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive.
Quest’ultima, però, si dissocia dal progetto con un comunicato stampa riportato dai maggiori blog di informazione videoludica italiana che anche noi nel nostro piccolo riportiamo.
“AIOMI, l’Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive – Movimento per la Cultura del Videogioco, desidera chiarire che non ha alcun ruolo all’interno del progetto del videogioco Gioventù Ribelle. AIOMI si è solo limitata a dare visibilità al progetto in fase iniziale, fedele alla sua missione generale di valorizzare e rilanciare qualunque iniziativa meritevole per la causa della cultura del videogioco.”
Parole che stonano non poco, anzi, cozzano, con quelle di Raoul Carbone, presidente di Assoknowledge nonché vice presidente e cofondatore di AIOMI, dette tempo addietro, nel comunicato stampa pubblicato a novembre in occasione della presentazione del progetto, in cui il presidente della Repubblica Napolitano provò il titolo:
“È un’ulteriore vittoria del Videogioco e di tutti coloro che da anni operano in questo settore. Illustrare Gioventù Ribelle al Presidente Giorgio Napolitano è stata un’emozione e un onore; fino a pochi mesi fa, un risultato del genere sarebbe stato inimmaginabile, oggi, grazie al lavoro svolto da Assoknowledge e AIOMI, anche questo importante obiettivo si è concretizzato”.
Aiomi dovrebbe disconoscere sé stessa…