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Warner Bros non si arrende alla censura australiana e fa ricorso per ottenere la pubblicazione di Mortal Kombat nella terra dei canguri. Come i più attenti sapranno, il reboot della nota serie picchiaduro, è stato fermato in Australia. Facile intuire i motivi: la violenza e l’efferatezza nei combattimenti nonché le fatality, da sempre tratto distintivo indissolubile di Mortal Kombat.
Per l’ente di classificazione australiano, infatti, tutto questo è inaccettabile per un pubblico giovane. E così, visto che nel Paese oceanico manca la classificazione “+18”, Mortal Kombat non varcherà la frontiera. Tuttavia, Warner non si è arresa ed ha presentato un ricorso in base al fatto che, secondo la sezione australiana del publisher, molti altri prodotti videoludici con caratteristiche simili sono comunque arrivati sul mercato. Vedremo come andrà a finire questa querelle. Il gioco, lo ricordiamo, è atteso in Europa per il 21 aprile su PlayStation 3 ed Xbox 360.
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