Lords of the Rising Sun
Strategia in battaglia e gestione minuziosa di un impero all’epoca del Giappone feudale. Tutto sembra portare a Shogun 2 Total War, titolo molto atteso che arriverà su Pc il prossimo 15 marzo.
Non è così: stiamo semplicemente accennando a Lords of the Rising Sun, gioco firmato da Cinemaware (gli stessi di Defender of the Crown, ndr) uscito nel 1989 su Amiga.
Sul glorioso 16 bit di casa Commodore, 21 anni fa, girava un giochino su due floppy da 720 kb che aveva sostanzialmente le stesse caratteristiche di un titolo di nuova concezione. Si può affermare senza essere tacciati di eresia che Lords of the Rising Sun sia il papà quantomeno spirituale della serie Shogun Total War.
IL GIAPPONE FEUDALE VISTO DA CINEMAWARE
Come ogni produzione Cinemaware, anche Lord of Rising Sun era ricco di riferimenti cinematografici. Se Defender of the Crown del 1986 si rifaceva alla pellicola Ivanhoe (con una giovanissima Liz Taylor), il gioco in questione aveva preso in prestito alcuni spunti da Kuroswa: samurai e ronin fanno da contorno ad una cartolina del Giappone Feudale ben riprodotta e molto affascinante con le sue lotte interne tra i clan, tradimenti, battaglie e sanguinosi scontri tra eserciti di fazioni realmente esistite.
Le vicende narrate da Cinemaware iniziano con la morte dello shogun Yorisama e getta il Paese nella guerra civile. Gran parte del Giappone è sotto controllo del clan Taira e dei rorin. L’obiettivo? Neanche a dirlo: diventare shogun e comandare sotto il proprio stendardo l’impero del Sol Levante.
UN GAME-PLAY VARIO ANCHE SE DIFFICILE
Come già detto, Lord of the Rising Sun è uno strategico-gestionale che però ha anche alcune fasi action. Ad inizio si deve scegliere un personaggio tra Yoritomo e Yoshitsune, due generali, fratelli tra loro, che controllano 5 territori a Nord.
Yorimoto è il classico combattente con buone influenze sulle battaglie, o sui mini-giochi arcade degli assedi e tiro con l’arco, mentre Yoshitsune è uno stratega. Entrambi hanno tre castelli di partenza e due generali.
Questo gioco alterna le battaglie campali alla gestione dell’esercito ma propone anche delicati rapporti diplomatici con le altre fazioni. La vittoria si ottiene riunendo tutti i 14 castelli del Giappone.
La parte principale del gioco si svolge sulla mappa dettagliata dell’impero divisa in diversi territori. Bisognerà assediare e conquistare i castelli e le città nemiche per diventare Shogun ma si dovrà fare attenzione agli ordini che si daranno e perdere un generale in azione sarà davvero facile e pesante.
La difficoltà delle varie fasi è notevole: vincere in battaglia non è agevole ma prendere la giusta decisione è ancora più arduo. I nemici reagiranno ferocemente se non saremo in grado di farci rispettare. Tra le tante cose da fare vi è anche la possibilità di mandare i ninja sicari per uccidere un capo clan a noi scomodo.
Se l’attacco, tramite mini-gioco, andrà bene allora ci sarà molta gloria, ma se qualcosa dovesse andare storto dovremo guardarci delle reazioni (e dai ninja) nemiche. Senza dimenticare che se un signore è in grado di indicarci come mandanti, saremo costretti a fare il seppuku, ossia il suicidio ed a terminare brutalmente il gioco…
COMPARTO TECNICO LEGGENDARIO
Lords of Rising Sun è uno dei più bei giochi su Amiga. Il game-play come ampiamente accennato permette di far tutto (anche se con limiti). A fargli da contorno una grafica davvero ben curata. La mappa del Giappone è molto dettagliata e bella da vedere, le immagini statiche e le sequenze animate fanno il resto.
Se Defender of the Crown aveva stupito 3 anni prima, Lords of the Rising Sun ampliava quanto di bello si era fatto. Unico neo era forse la eccessiva difficoltà nella gestione dell’impero. Ogni singolo errore era punito selvaggiamente, colpa anche di controlli non perfetti.
CONCLUSIONI
Cosa aggiungere a quanto detto? Lords of the Rising Sun è un gioco storico a tutti gli effetti. Un grande classico che fa parte dell’epica videoludica grazie alla sua profondità ed alla ricerca certosina da parte di Cinemaware di molti dettagli.
Non mancano veri riferimenti storici che sono accompagnati da quelli cinematografici. In due dischetti è condensato un piccolo-grande capolavoro che ha inspirato Shogun Total War ed il suo seguito.
PREGI
Comparto tecnico superbo. Profondo. Vario. E’ il papà spirituale di Shogun Total War.
DIFETTI
Controlli non perfetti. Estrema difficoltà. Ogni errore è punito con la morte.
VOTO: 9/10.