UNA GRAFICA SONTUOSA
Ciò che colpì subito l’occhio, 24 anni fa, fu l’aspetto grafico. Sia per le parti statiche che per quelle animate, furono adottate tecniche d’avanguardia per l’epoca. Sfruttando i 32 colori ed una risoluzione 320×200 pixel, i programmatori di Cinemaware fecero il “miracolo” confezionando un prodotto incredibile. Il comparto visivo assomigliava davvero ad un cartoneanimato e vi erano molti effetti che davano l’atmosfera medievale. L’aspetto della mappa, per la prima volta animata grazie anche all’effetto Coloro Cycling, ma anche di truppe, castelli e scene di intermezzo era speciale.
Sembrava davvero, a tratti, di interagire con la pellicola dedicata ad Ivanhoe tanta era la suggestione date dalle novità tecniche.
Ma non finiva qui, a dare brio e vivacità all’esteriorità di Defender of the Crown era senza dubbio il sonoro. Medievaleggiante al punto giusto. Sontuosa e per certi versi raffinata con diversi pezzi che accompagnavano le varie fasi del gioco. Epica la colonna sonora iniziale, pomposa ed illustrativa. Agghiacciante quella della sconfitta. Un sonoro eccellente.
STRATEGICO A TURNI
Il gioco è uno strategico a turni ambientato nel XII secolo. Nei panni di un impavido cavaliere saremo anche affiancati (per un massimo di tre volte) da Robin Hood nella nostra guerra contro i nemici del regno che in assenza di re Riccardo partito per le Crociate, vogliono la corona. Lo scopo? Difendere questa amata ed insanguinata corona e riunire i territori sotto un’unica bandiera.
Si può scegliere tra quattro personaggi. Volfric, il selvaggio (bravo nella giostra); Wilfred di Ivanhoe, il protagonista con capacità di leadership; Cedric di Rotherwood e Geoffrey Longsword, spadaccino di livello. A seconda della nostra scelta, si aveva una trama diversa grazie alle profonde differenze tra i protagonisti.
Fatta la scelta inizierà la partita e visualizzeremo la mappa d’Inghilterra divisa in territori. Il gioco si divide in più fasi. Le basi del successo? Allestire un esercito numeroso ed armato di lance, cavalieri e catapulte, indispensabili per gli assedi ai castelli nemici.
Ma non ci sono solo battaglie da fare, eserciti da gestire e castelli da costruire e rafforzare. Il gioco offriva molto. Si potevano fare raid notturni e saccheggiare i castelli nemici per aumentare i soldi in cassa, si guidava un manipolo di tre uomini che si doveva far largo con le spade a forza di click. Stesso concetto per il salvataggio della lady di turno (nel gioco ve ne sono disponibili alcune) rapita dai rivali.
Se salvata, lei si concederà e diventerà la nostra compagna. E c’è anche la giostra, un torneo in cui i cavalieri si sfidano con la lancia giocandosi soldi, fama e territori.
CONCLUSIONI
Defender of the Crown è un pezzo di storia, forse un pezzo di epica. Contribuì a rendere famoso l’Amiga per le sue grazie visive e sonore. All’epoca fece molto rumore con recensioni anche importanti non solo sulle riviste di settore.
Un esempio di programmazione e di arte, cose in cui Cinemaware era maestra. Anche le musiche diventarono famose al punto che un gruppo, i Press on Play on Tape, rifece i pezzi.
Di per sé il gioco è un valido titolo strategico. Non eccezionale magari, ma per l’epoca risultava essere anche innovativo e precursore di molti titoli importanti del genere. Il famosissimo Centurion di Electronic Arts prese molte cose in “prestito”.
PREGI
Ambientazione medievale riportata magnificamente. Grafica e sonoro da premio Oscar. Abbastanza vario nelle trame di gioco. Ha un valore storico importante.
DIFETTI
Nulla da segnalare a livello tecnico. Forse un po’ breve.
VOTO: 9/10
Ogni volta che viene nominata la Cinemaware mi vengono i brividi! Bellissima rece, tra l’altro il gioco tempo fa lo rigiocai nella versione xbox, praticamente identica con l’aggiunta di giusto un sottogiochino e grafica ovviamente migliorata (ma neanche più di tanto).
Comunque buone feste!
Grazie a te ed a voi che fate sempre un bel lavoro con gli speciali sul vostro blog. I brividi si, tempi incredibili e mi ricordo che Defender of the crown fece epoca. Mi piacerebbe rigiocarlo per pc o per xbox o ps2. Sarebbe bello