E’ sicuramente uno dei videogiochi storici del panorama sportivo. Oltre che per la sua veneranda età, anche perché è stato uno dei primi titoli dedicati alla pallavolo indoor. Stiamo parlando di Super Vollay Ball, di Video System Co, uscito in sala giochi nel lontano 1989 convertito successivamente per le console ad 8 e 16 bit ma non per Pc o Amiga o C64 da tempo reperibile in rete grazie al Mame.
Si tratta del primo titolo di una serie, piuttosto fortunata e conosciuta anche nel nostro Paese soprattutto dai frequentatori delle sale giochi, continuata con Power Spikes. Immediatezza e giocabilità hanno fatto di Super Volley Ball un titolo da tenere in considerazione.
ALLA GUIDA DEL GIAPPONE PER CONQUISTARE IL MONDO
La versione da sala ci metteva alla guida della nazionale giapponese. Era l’unica nazione selezionabile e doveva giocare contro le squadre più forti dell’epoca per vincere il mondiale. Va detto subito: mancava l’Italia che poi l’anno successivo alla pubblicazione del gioco in questione avrebbe vinto il suo primo mondiale in Brasile con Cuba e continuato negli anni ’90 a dominare (tranne alle Olimpiadi) Mondiali ed Europei.
LE AVVERSARIE
Super Volley Ball ci metteva alla prova con partite di difficoltà crescente. L’azione, in sala giochi, per ovvi motivi di tempo (e denaro), partiva dal tie-break anche perché all’epoca non esisteva la regola del Rally Point System (arrivata nel 2000) ed i match sarebbero durati troppo con i cambi palla.
Il primo incontro era con con Cuba e si partiva dal punteggio di 11-11; poi sempre più difficile non solo per la bravura degli avversari, ma anche per il parziale. Il cammino completo comprendeva nell’ordine le sfide con Cina (10-11); Stati Uniti (9-11); Unione Sovietica (8-11). Superati questi scogli si era automaticamente in zona medaglia. Per ottenere l’oro bisognava battere ancora una volta gli Usa e successivamente l’Urss. In questi due incontri il punteggio era in parità e si partiva da metà set. Cosa importante: ogni match aveva il tempo limite di 2’30”. Scaduto questo termine chi era in vantaggio andava avanti ma senza bonus di punteggio.
SERVIZIO, MURO, VELOCE E RICEZIONE…
Per vincere, bisogneva essere bravi nei fondamentali. Prima di tutto in servizio. Super Volley Ball permetteva di farne di diversi tipi: semplici, al salto, di sicurezza e palombella ed a foglia morta. Spettacolare quest’ultima battuta, utilizzabile solo una volta a partita, capace di garantire il punto, soprattutto negli incontri più semplici. Con la levetta del Joystick ed un solo pulsante era possibile fare una discreta gamma di colpi. Intelligente anche l’indicazione per colpire la sfera che si colorava di rosso era possibile effettuare il colpo.
Il game-play permetteva tante mosse. Pallonetti più o meno liftati per scavalcare il muro, tocco di anticipo del palleggiatore, inserimenti dalla seconda linea, bordate clamorose o recuperi in tuffo.
UNA GRAFICA SIMPATICA UN SONORO ADEGUATO
Il giudizio tecnico su Super Volley Ball non può che essere positivo. La visuale laterale era pratica e permetteva di avere tutto sotto controllo. Colori nitidi, animazioni convincenti con intermezzi simpatici, oltre alla buona resa del palazzetto dello sport che dava l’atmosfera dell’evento. Il sonoro era composto da un paio di intermezzi, presentazione e dopo partita, ed un motivetto orecchiabile durante le fasi di gioco, oltre agli effetti dell’impatto del pallone con le mani o col parquet e del tifo del pubblico. La longevità per ovvi motivi era un po’ labile.
CONCLUSIONI
Super Volley Ball è una piccola perla rara. Non è un capolavoro assoluto, ma un arcade ben fatto e capace di tenere incollati i giocatori davanti allo schermo e con la mano in tasca per inserire il dannato gettone e continuare. Tecnicamente più che discreto, era molto divertente. Quando un gioco, con poco, fa questo, ha tutta la nostra considerazione.
Pregi
Comparto tecnico più che competente. Divertente. Molto giocabile. Difficoltà settata bene
Difetti
Un bel gioco dura poco, e questo dura molto poco.
Voto
8,5
Un gioco estremamente ben fatto. Limitato solo dall’hardware e dal fatto di essere concepito per le sale-giochi…unico nella storia, mitico…indimenticabile!