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Il CIO riconosce i videogiochi come sport

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Oggi, 28 ottobre 2017 può essere considerata una data storica: il Comitato Olimpico Internazionale apre ai videogiochi. Il CIO, riunito a Losanna in Svizzera, sostiene infatti che i videogiochi, anzi gli eSports, possono essere considerati discipline agonistiche vere e proprie. Lo si legge in un lancio dell’agenzia Ansa ma anche dal sito ufficiale del CIO.

Tuttavia, per essere definitivamente riconosciuti come sport dovranno rispettare i valori olimpici e quindi dotarsi di strutture per i controlli antidoping e la repressione di fenomeni come le scommesse.

Il summit, si legge su ADNKronos, è servito anche per discutere sul “rapido sviluppo degli eSports”.

L’universo degli sport virtuali, difatti, è in “massiccia crescita”. Ad ogni modo, si legge che

“Per ipotizzare progressi è indispensabile un dialogo con l’industria del gaming e con i giocatori per approfondire la conoscenza del settore” e per coltivare i rapporti con componenti del Movimento Olimpico”.

Tutti i dettagli (in lingua inglese) sul sito del CIO.

Seguiranno aggiornamenti.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,48:

I QUATTRO PUNTI DE LO SVILUPPO DEGLI “ESPORTS” ESPOSTI NEL SUMMIT

Nel summit di Losanna uno dei punti all’ordine del giorno era il cosiddetto “The Development of eSports”. A sua volta questo è stato suddiviso in quattro segmenti che sono stati riassunti nella notizia originaria ma che per completezza vi riproponiamo tradotti dall’inglese.

Il vertice ha discusso il rapido sviluppo di ciò che si chiama “eSports” e l’attuale coinvolgimento di vari settori del Movimento Olimpico. Il Vertice ha convenuto che:

  • “Gli eSports” stanno mostrando una forte crescita, soprattutto nell’ambito dei giovani in diversi Paesi e possono offrire una piattaforma per l’impegno con il Movimento Olimpico.
  • Gli eSports competitivi potrebbero essere considerati un’attività sportiva: gli attori coinvolti si preparano e si allenano con un’intensità che può essere paragonabile a quella degli atleti degli sport tradizionali.
  • Per essere riconosciuto dal CIO come uno sport, il contenuto degli “eSports” non deve violare i valori olimpici.
  • Un ulteriore requisito per il riconoscimento da parte del CIO deve essere l’esistenza di un’organizzazione che garantisca il rispetto delle norme e delle regole del Movimento Olimpico (anti-doping, scommesse, manipolazione, ecc.).

Il vertice ha chiesto al CIO insieme con GAISF in un dialogo con l’industria del settore e con i giocatori per esplorare ulteriormente in modo da poter riunire le parti interessate del movimento olimpico a tempo debito.

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