Fine settembre è sempre un periodo molto atteso per i videogiocatori appassionati di calcio. Si ripete, infatti, di anno in anno, l’appuntamento con Fifa. E più generalmente con il dualismo con PES di Konami.
Electronic Arts, puntualmente, ha pubblicato Fifa 18 su Pc, PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PS3 ed Xbox 360 per la felicità di chi ama munirsi di joypad e scendere in campo alla caccia di gol, trofei, gloria e spettacolo o semplicemente vuole portare la sua squadra al successo.
Il 25° gioco calcistico targato EA Sports si pone l’obiettivo di migliorare quanto fatto in precedenza dall’eccellente Fifa 17. Ci riuscirà? Noi vi raccontiamo della versione Pc mentre in precedenza avevamo provato la demo del titolo su PS4 che comunque ci aveva piacevolmente sorpresi. Possiamo anticiparvi che le due versioni dal punto di vista tecnico non si differiscono più di tanto salvo il discorso sul framerate che su Pc dotati è sicuramente più granitico.
Detto questo, vi auguriamo una buona lettura.
CONTENUTI, CONTENUTI, CONTENUTI… E CONTENUTI
Parliamo dei contenuti di Fifa 18. Fin da ora possiamo dire di essere rimasti soddisfatti dalla mole di campionati, squadre e modalità da scoprire e spulciare. Un venticinquesimo anniversario con i fiocchi grazie alla presenza di qualcosa come 700 team di oltre 30 campionati e quasi 80 stadi.
Le emozioni dei massimi campionati per club del vecchio continente ma anche della Major League americana, della Liga do Brasil ma anche dell’esordio della terza serie tedesca ad esempio o della serie A araba. Peccato che le nostre serie A e serie B non abbiamo licenza e siano piuttosto anonime rispetto a quanto proposto con la Premier League inglese e la Liga Spagnola, solo per citare due campionati. Ad ogni modo c’è la possibilità effettiva di fare un giro del mondo suggestivo. Dai piccoli campetti di periferia della quarta serie inglese ai fasti del Bernabéu o di San Siro o della Bombonera.
Per non dimenticare il calcio femminile che torna per il terzo anno di fila con 15 nazionali e la possibilità di giocare l’International Cup. Ci sarebbe anche altro. Non tanto altro ma lo scoprirete da soli giocando. Ad ogni modo un qualcosa in più, quindi, rispetto, alla semplice possibilità di disputare amichevoli. Un timido rafforzamento su quest’ultimo campo ma significativo. A tal proposito, aspettiamo anche i primi campionati di club femminili, magari li troveremo in Fifa 19 e siamo convinti di questo vista la presenza del basket femminile in NBA Live 18, sempre firmato da EA Sports.
Tornando al nostro racconto, le modalità presenti e le rispettive varianti sono davvero tante. Torna per il secondo anno consecutivo Il Viaggio con Alex Hunter, l’Ultimate Team si amplia e si affianca alla modalità Carriera oltre al comparto multiplayer online e la possibilità di fare partite amichevoli.
NOVITA’ SU IL VIAGGIO – SEASON TWO
Parliamo più diffusamente di questa seconda stagione de Il Viaggio che vede protagonista la giovanissima promessa del calcio inglese, Alex Hunter. Il racconto di quella che è la modalità storia con tanto di elementi ruolistici, riparte da dove è finita la prima. O meglio, da subito dopo visto che inizieremo con le vacanze in Brasile.
Evitando spiacevoli anticipazioni che renderebbero noi piuttosto irritanti e la recensione illeggibile, segnaliamo come EA Sports si sia concentrata sull’opportunità di offrire emozioni. La gestione del nostro campioncino embrionale viene esaltata da diverse situazioni anche familiari, dai rapporti con compagni, amici ed allenatori e non solo da quello che faremo in campo.
Va da sé che essere bravi in allenamento e segnare valanghe di goal possono essere la via giusta verso il successo ma ci saranno altri fattori che si dovranno tenere a mente. Le risposte multiple ai dialoghi permettono di fare scelte importanti. Opteremo sempre fra tre tipi di risposte: Impulsivo, Pacato, Bilanciato che determineranno anche il numero di followers e fans che avremo successivamente. In questa seconda stagione scopriremo ulteriori dettagli del passato di Hunter ma anche interessanti linee narrative.
Troviamo tantissime sfumature interessanti in generale con un avanzamento della trama molto cinematografica nonché la presenza di alcune figure di rilievo del calcio. Stelle attuali (Ronaldo, ovviamente che è anche l’uomo copertina) ma anche tanti altri. Figure conosciutissime ad altre importanti che per tanti motivi non lo sono più (vedi uno dei dirigenti dei L. A. Galaxy che sa comunque il fatto suo).
Una cosa che possiamo dire è senza dubbio che un’altra grossa novità rispetto allo scorso anno è quella della possibilità di andare all’estero mentre nella stagione del debutto era soltanto la Premier League ad essere protagonista. Certo, all’inizio sceglieremo una delle “magnifiche” 20 squadre del campionato inglese ma poi…
Nella vita privata potremo anche scegliere di cambiare look con una serie di indumenti che potremo sbloccare soddisfacendo vari obiettivi di volta in volta o anche farci un tatuaggio o cambiare acconciatura. Le opzioni non mancano e segnaliamo anche la presenza, anzi la riconferma dei social network che ci indicano più o meno la popolarità del nostro Hunter.
In campo troviamo il solito misto tra partite intere e spezzoni come se si trattasse di scenari sapientemente incastonati da una buona trama dagli ottimi ritmi ed all’interno di una storia interessante che ha molte sfumature introspettive. E questi determinano anche i nostri rapporti con la tifoseria. Come detto anche nelle prime impressioni della demo, ci ha colpito l’atmosfera a bordo campo. Con i nostri tifosi che non esiteranno a fischiarci se solo intuiranno l’idea di un possibile trasferimento ad un’altra squadra. Ma, come vedrete quasi subito, non sarà soltanto il pubblico a remare contro…
Inoltre, si potrà optare per controllare il solo Hunter o tutta la squadra ma in questa modalità non sarà possibile scegliere le varie disposizioni tattiche attraverso il joypad. Del resto non siamo noi gli allenatori. Anzi, oltre a giocare bene dovremo anche convincerli soddisfacendo alcune loro richieste come ad esempio segnare uno o più goal o fare assist o partecipare alle azioni decisive e così via.
Abbiamo detto che tale modalità ha anche una fase ruolistica. Come in un gdr che si rispetti, infatti, otterremo, grazie alle nostre prestazioni in campo ed in allenamento, dei punti da spendere per sbloccare abilità e migliorare le innumerevoli caratteristiche fisiche e tecniche e far crescere così il nostro calciatore. Questo avrà reali conseguenze sul comportamento in campo. I punti sbloccheranno le abilità che a loro volta sono suddivise in due alberi: Finalizzazione e Fantasista, essendo Hunter un attaccante. Lavoreremo più sulle conclusioni facendolo diventare un implacabile cecchino o rapinatore d’aria? O ci concentreremo per farlo diventare un genio degli assist o delle giocate di fino non fini a sé stesse? Questo lo decideremo noi.
Anche questa modalità storia a nostro avviso è piuttosto ben riuscita. Forse suona strano il fatto che, attualmente, i personaggi principali parlino la nostra lingua essendo doppiati in italiano ed alcune stelle (o ex stelle come Thierry Henry o Rio Ferdinand) parlino in inglese. Troveremo anche il campionissimo del basket James Harden (Houston Rockets) ma scoprirete voi perché un cestista della sua fama è presente in una storia calcistica.
ULTIMATE FOOTBALL TEAM
È senza dubbio la modalità più amata dei giocatori. In effetti, creare da zero un club potendo acquistare le figure dei nostri calciatori per forgiare il nostro team e rafforzandolo sempre più cementandone non solo la potenza fisica e tecnica ma anche la famosa amalgama che la buon anima dell’ex presidente del Catania avrebbe voluto comprare se fosse stata un buon giocatore, è comunque esaltante. Inoltre i vari aggiornamenti cambiano sempre le valutazioni che fin dall’estate sono al centro di numerose discussioni tra appassionati. Qui vi proponiamo la classifica dei primi 10 calciatori più forti, top ten guidata da – manco a dirlo – Cristiano Ronaldo.
Così come la ricerca delle carte contratto, per assicurarci che i nostri campioni rimangano più a lungo possibile, dei potenziamenti per la forma fisica ed il recupero delle energie, e di altre carte o oggetti che ci aiuteranno nella costruzione, gestione ed espansione del nostro team che attraverso le varie stagioni e tanti tornei dovrà farsi largo, prima a sopravvivere, poi a consolidarsi sempre più. Comprare a suon di monete virtuali giocatori ma anche le semplici bustine bronzo, argento ed oro nonché quelle speciali ha un antico sapore che ci fa tornare bambini.
La grande novità di Fifa 18 è la presenza delle Icone. Queste sono delle carte speciali che ritraggono stelle del passato. Il brasiliano Ronaldo, l’ex pibe de oro Diego Armando Maradona, Pelè, Ronaldinho, o ancora il cigno di Utrecht, Marco Van Basten ad esempio. Le figure hanno tre diverse versioni, ognuna raffigurante un determinato periodo della carriera personale di ognuno di loro. Questo determina quindi che gli stessi atleti abbiano attributi diversi a seconda dell’epoca.
Ci sono stati dei ritocchi alla sezione Sfide Creazione Rosa, adesso più varie. Ce la variante Squad Battles che ci permette di duellare con altre squadre realizzate in FUT dai giocatori che però affronteremo in partite contro l’intelligenza artificiale. In sostanza, giocheremo contro squadre create da altri giocatori ma gestite dalla CPU. Una modalità pensata per chi non ama le competizioni online che ovviamente sono presenti in Fifa 18.
CARRIERA
Non poteva mancare uno dei punti cardini delle ultime edizioni di Fifa. In Fifa 18 ci sarà la modalità Carriera che permette plasmare il nostro giocatore scegliendo il ruolo e tutto quello che concerne alla personalizzazione ed alla sua gestione. Anche qui i miglioramenti si avranno con dedizione agli allenamenti e giocando al meglio.
A differenza de Il Viaggio non ci sono dialoghi e proseguiremo per diverse stagioni. Potremo anche decidere qualsiasi ruolo: dal portiere al centravanti tentando di farci strada attraverso un duro allenamento per convincere il nostro coach a farci sedere prima in panchina e poi a concederci sempre più fiducia. Trascinatori? Gregari? Stelle? O promesse? Lo sceglieremo noi. Anche questa modalità è senza dubbio ben fatta ed include tante sfide e tantissime cose da fare visto che il nostro alter ego sarà di fatto un globetrotter giramondo del pallone.
Ovviamente è possibile scegliere se scendere in campo creando un nostro calciatore o se gestire tutto dalla panchina e comunque giocare di squadra. In questa seconda opzione non dovremo soltanto impugnare il joypad per segnare e vincere quante più partite possibile ma bisognerà gestire tutti gli aspetti della vita di un club. Il rapporto con i giocatori, stare attenti a farli giocare, ad allenarli al meglio, o ad assumere collaboratori validi che ci possano far individuare gli affari in sede di calcio mercato.
Proprio quest’ultima fase è stata ulteriormente rivista con l’inserimento di una schermata con tanto di dialoghi tra la dirigenza, il procuratore ed il calciatore con il quale stiamo intavolando la trattativa. Discuteremo sempre di contratto, bonus eventuali, le ormai immancabili clausole rescissorie (anche per i giocatori di quarta serie perché anche loro nel piccolo si arrabbiano o possono avere i mal di pancia) e tanto altro.
Il tutto è esaltato dalle atmosfere anche di contorno che accompagnano i match di campionato e coppe. Ah, dimentichiamo: possiamo svolgere dei tornei estivi (e scegliere dove farli) per far amalgamare la squadra e guadagnare dei soldini da investire nelle varie finestre di mercato. Saremo novelli Oronzo Canà, o ci piacerà il gioco alla Zeman? Scopriremo talenti e lavoreremo con i giovani? Ed in più quale sarà il nostro cammino? Subito top club o una squadretta di periferia? Un team blasonato? O una nobile decaduta? Fifa 18 tiene conto anche di questo con obiettivi particolareggiati club per club.
GAMEPLAY GRANITICO
Ma come si comporta in campo Fifa 18? Lo diciamo fin da subito: il gameplay del nuovo gioco calcistico di EA Sports è davvero granitico. Una vera e propria sorpresa in positivo visto che gli sviluppatori hanno limato ulteriormente quanto di buono avevano fatto nel capitolo precedente.
Il gameplay in un gioco è sicuramente una delle componenti fondamentali. Qualunque titolo esso sia. Creare trame ammalianti ed al tempo stesso efficaci sarà un compito relativamente facile visto che si prende subito confidenza col gioco.
I calciatori in campo sono un po’ più lenti e le partite hanno ritmi più compassati ma sempre più coerenti con la realtà. Con le squadre top, realizzare goal d’autore facendo sembrare i portieri, anche i più forti, degli emeriti idioti, sarà una cosa relativamente semplice. E dire che gli estremi difensori sono più accorti rispetto al passato e segnare dalla lunga distanza è diventato un po’ più difficile soprattutto se giocheremo a livelli di difficoltà più alti.
Evitare il portiere sarà leggermente più problematico ma questo si potrà battere anche con il cucchiaio in azione. Insomma, i guardia pali sono sempre stati croce e delizia di qualsiasi titolo calcistico ed in Fifa 18 sono stati comunque migliorati visto che raramente faranno papere colossali ed anzi, ad onor del vero, il più delle volte saranno abili anche nell’uno contro uno o nelle conclusioni dalla media e breve distanza.
L’azione comunque è ancora più armoniosa ed EA Sports ha dato un nome a questo chiamando la sua tecnologia Real Player che ricrea con maggior precisione possibile i movimenti reali dei giocatori anche nei dribbling o accelerazioni o i cambi di direzione (che possono essere risolutivi o fallire miseramente per l’intervento dei difensori che in generale sono diventati mastini).
Ma Fifa 18 se è divertente con le squadre che vanno per la maggiore grazie anche al fatto di riconoscere effettivamente lo stile tattico e di gioco (il tiki-taka del Barcellona o quello più fisico di Manchester City sono inconfondibili così come l’esplosività fisica di Juve e Bayern) diventa eccezionale se si decide di prendere squadre con valutazione scarsa e media. Mezza stella, una stella e così via, fino a quattro perché dalla quarta stella, i team diventano davvero notevoli, il gameplay diventa più realistico e, a nostro avviso, offre il meglio di sé.
Il motivo è semplice: la frequenza di errori “gratuiti” o di conclusioni non volute è più marcata. E’ un po’ come se la fisica, comunque eccellente anche con i top team, venga applicata in modo più marcato ai giocatori “normali”.
Se un Cristiano Ronaldo sbaglia un pallone su trenta (più o meno), il nostro James Collins, bomber del Luton Town, la squadra che abbiamo scelto per la modalità Carriera, sarà croce e delizia segnando gol anche di splendida fattura, ma mandando alle ortiche occasioni facili e da rimandare a “Mai dire gol”.
Questo rende il gioco più “umano” con partite folli ma piene di adrenalina. Giocate splendide vengono alternate ad erroracci dovuti anche ad un repentino calo di concentrazione (simulati benissimo). Se passeremo in svantaggio, la squadra avrà difficoltà a giocare al meglio rendendo le rimonte difficili e rischiose perché essere infilati in contropiede non sarà una ipotesi campata in aria ma un rischio vero e proprio. Ovviamente questo va anche a nostro vantaggio permettendoci di gestire al meglio le nostre folate offensive o sforzi difensivi.
Se i dribbling fossero meno macchinosi (lo sono anche con i campioni) staremmo parlando di vera e propria rivoluzione copernicana. Ma a parte questo ed alcuni cali di zucchero della intelligenza artificiale che ogni tanto va a farfalle, il gameplay di Fifa 18 è ulteriormente migliorato offrendo infiniti modi di andare a rete e di difendersi, di trovare la giocata spettacolare o quella illuminante e comunque soddisfacente.
Il modo di difendere e di attaccare ma anche di lanciare ed aggredire gli spazi è stato limato. Non rivoluzionato ma limato quel tanto da rendere Fifa 18 godibile praticamente da tutti.
Non possiamo dimenticare il calcio femminile. Le partite tra squadre maschili e femminili sono davvero diverse con un ritmo decisamente più lento, come è naturale che sia, offerto dalle compagini in rosa. Non per questo, le nazionali femminili sono meno emozionanti da gestire. Tutt’altro. Soprattutto nella Coppa Internazionale avremo tante situazioni emozionanti. Anche qui la fisica è resa allo stato dell’arte. Merito pure del movimento della sfera sui tiri, sui rimbalzi, ma anche il comportamento dei portieri e più in generale delle squadre. Le partite sono divertenti e se equilibrate davvero avvincenti. Contrasti, tiri sporcati, errori gratuiti o giocate geniali fanno sempre parte del pacchetto. Ed è divertentissimo. Ultima ma non ultima la chicca delle sostituzioni dinamiche. E’ infatti possibile operare dei cambi in corsa durante le pause tenendo premuto il grilletto destro per vedere la sostituzione suggerita. Se ci soddisfa basterà premere il pulsante di conferma ed effettuare la sostituzione senza aprire il menu di pausa ed andare alla gestione della squadra. Interessante.
SEMPRE PIU’ VICINI AL CALCIO VISTO IN TV
EA Sports ha ulteriormente limato il comparto tecnico di Fifa 18. La base ereditata da Fifa 17 non era niente male ma i ritocchi hanno ulteriormente migliorato tanti aspetti.
Le presentazioni delle partite, soprattutto nei campionati con Licenza, è davvero sontuosa. Sembra davvero a tratti e ad uno sguardo magari distratto, di trovarsi di fronte ad una TV con una partita reale data anche la presenza di grafiche diverse per ogni competizione ed ogni campionato ufficiale.
La riproduzione degli stadi è ancora più dettagliata così come i movimenti di pubblico e di alcuni elementi di contorno a bordo campo sebbene su quest’ultimi si debba ulteriormente lavorare ma si tratta chiaramente di piccolezze.
Le movenze sono molto fluide ed al tempo stesso, come descritto prima, più lente rispetto a prima. Questo offre la percezione visiva generale ancora più convincente. Tutto splendido come anche i volti dei giocatori famosi. Quelli su licenza (quasi tutti) sono fantastici ed anche in partita, si può notare nelle fasi di intermezzo, il sudore scendere copioso dalle fronti. Peccato che alcuni atleti (lo stesso Sami Khedira della Juventus si è lamentato scherzosamente con EA perché non ha più il look con i capelli lunghi da qualche tempo), non siano stati riprodotti al meglio. Stesso dicasi per le calciatrici. I modelli femminili, infatti, sono migliorabili.
Ed i modelli “generici” sono migliorabili. Ovvio che i calciatori di oltre 700 squadre non possano essere ritratti fedelmente. Non basterebbe una stagione e se ne riparlerebbe probabilmente per Fifa 21. Però qualche pennellata in più non sarebbe stata una idea malvagia.
Ottime le animazioni sempre più fluide e variegate inclusi i voli plastici dei portieri che molte volte si esibiscono in interventi strappa applausi. Si ha la sensazione che i giocatori in campo abbiano “più codice”.
La riproposizione degli stadi è splendida. Soprattutto i cinquanta su licenza. Il Bernabéu è semplicemente sontuoso e giocarci con la nazionale è impagabile. Ma queste sono emozioni personalissime e ricordi (Spagna ’82) indelebili.
A contribuire all’atmosfera anche il sonoro con i tantissimi effetti ambientali di rilievo. Buono il doppiaggio ne Il Viaggio anche se non completo nella nostra lingua come già descritto prima. Splendido il sonoro del pubblico. Ogni stadio, ogni squadra ha il suo modo di supportare la squadra e di sopportarla: se giocheremo male i nostri tifosi non esiteranno a fischiarci sonoramente. Sempre più dettagliate le voci degli speaker dei vari stadi con intonazioni diverse a seconda del marcatore. Ma il pubblico è esaltante anche nelle reazioni alle nostre giocate o azioni pericolose.
Peccato, invece, per la telecronaca. Pierluigi Pardo è professionale e dà anche enfasi alle frasi lette ma Stefano Nava, lo preferivamo quando giocava nel Milan. Senza nulla togliere al suo commento ma la lettura delle frasi a volte è davvero poco ispirata o troppo caricaturale. A tratti ci ricorda Mauro Sandreani in PES 4 (l’odioso “mal giocato” sottolineato con un urlo teatralmente inutile ce lo ricordiamo ancora). Magari con qualche motivazione in più potrebbe far meglio ma ad ora è il punto debole del comparto sonoro. Daremmo, inoltre, più spazio al bordocampista che interviene oggettivamente troppo poco. Ma si tratta di ulteriori dettagli che in futuro siamo sicuri arriveranno.
Insomma, anche sotto questo aspetto non parliamo di rivoluzioni ma di ulteriori pennellate di ritocco ma Fifa 18 ci è piaciuto molto.
Su Pc il gioco può essere giocato su computer dotati di sistema operativo da Window 7 in su. Supporta le DirectX 11 e 12. Qui le richieste hardware che presentiamo a seguire:
DIRECTX 12
REQUISITI MINIMI
- SO:Windows 10 – 64-Bit
- CPU:Intel i3 6300T o equivalente (5,199) – Intel i3 4340 (5,226) e Intel i3 4350 (5,302) in alternativa.
Il modello AMD equivalente è l’AMD Athlon X4 870K (5,219) – AMD FX-4350 (5,272) e FX-4330 (5,297) in alternativa. - RAM:8 GB
- Spazio libero su disco rigido:50,0 GB
- Schede video minime supportate:NVidia GeForce GTX 660 (4,116) 2 GB o equivalente * Il modello AMD equivalente è la Radeon RX 460 (4,218)/R9 270 (4,258)/R7 370 (4,258)
DirectX: 12
REQUISITI CONSIGLIATI
- SO:Windows 10 – 64-Bit
- CPU:Intel i3 6300T o equivalente (5,199) – Intel i3 4340 (5,226) e Intel i3 4350 (5,302) in alternativa.
Il modello AMD equivalente è l’AMD Athlon X4 870K (5,219) – AMD FX-4350 (5,272) e FX-4330 (5,297) in alternativa. - RAM:8 GB
- Spazio libero su disco rigido:50,0 GB
- Schede video minime supportate: NVIDIA GeForce GTX 670 o AMD Radeon R9 270X
DirectX:12,0
DIRECTX 11
REQUISITI MINIMI
- SO:Windows 7/8.1/10 – 64-Bit
- CPU:Intel Core i3-2100 @ 3,1GHz o AMD Phenom II X4 965 @ 3,4 GHz
- RAM:8 GB
- Spazio libero su disco rigido:50,0 GB
- Schede video minime supportate:NVIDIA GTX 460 o AMD Radeon R7 260
- DirectX:11,0
REQUISITI CONSIGLIATI
- SO:Windows 7/8.1/10 – 64-Bit
- CPU:Intel i5-3550K @ 3,40GHz o AMD FX 8150 @ 3,6GHz
- RAM:8 GB
- Spazio libero su disco rigido:50,0 GB
- Schede video minime supportate:NVIDIA GTX 660 o AMD Radeon R9 270
- DirectX:11,0.
COMMENTO FINALE
Fifa 18 è andato in goal e si propone come uno dei migliori titoli sportivi di questo 2017 che sta volgendo al termine. Sicuramente ne riparleremo a fine anno per questo aspetto. Per quanto riguarda il gioco di EA Sports ci ha convinti su tutta la linea. Anche la versione Pc è eccellente e non ha nulla da invidiare a quella PlayStation 4 o Xbox One.
Gli sviluppatori non hanno apportato rivoluzioni ma hanno adottato la politica dei piccoli passi che comunque premia. Tantissimi i contenuti con le modalità Ultimate Football Team, Carriera (sia giocatore che allenatore) e Il Viaggio che offrono un piatto davvero ricco e gustoso assieme al numeroso stuolo di squadre e campionati selezionabili.
Dal punto di vista tecnico, il gioco ci ha convinti anche se non è tutto oro quel che luccica. Troviamo alcuni cali nella intelligenza artificiale che in qualche occasione ha mostrato dei cali ingiustificati soprattutto nei portieri che comunque sono migliorati ulteriormente rispetto al passato. Nel complesso è comunque capace di divertire ma al tempo stesso di fare arrabbiare. Il motivo è presto spiegato: divertire perché oggettivamente si può trovare la via della porta in qualsiasi modo; arrabbiare, ma questo è un bene, perché si possono sbagliare cose elementari. Ma questo aggiunte un tocco di classe alla produzione.
Il fotorealismo di quasi tutti i giocatori famosi ci ha convinto, peccato per le licenze italiane e per la presenza di pochi stadi nostrani (qui troverete la lista completa). Ma dove vince tecnicamente è nel complesso e nel dettaglio. Nel complesso perché a primo acchito sembra davvero per qualche attimo di trovarsi di fronte ad una partita (testimonianza reale, ndr) mentre in generale perché movenze e fattezze dei big sono allo stato dell’arte. I dettagli fanno il resto. Benissimo anche il sonoro sia ambientale che per quanto concerne la colonna sonora. Un po’ meno la telecronaca. Pardo si, Nava no. Concludiamo, quindi, la recensione ora perché vogliamo continuare la nostra carriera: il Luton Town deve andare in terza serie.
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