Uno degli appuntamenti sportivi più attesi dai videogiocatori è senza dubbio quello con Football Manager. La serie di calcio manageriale sviluppata da Sports Interactive per il publisher SEGA, anno dopo anno, coinvolge un numero abbastanza importante di appassionati.
Possiamo definire questo come il terzo grande titolo calcistico dell’anno dopo Fifa e Pro Evolution Soccer che, però, hanno un gameplay votato all’azione nonostante sfoggino tattiche e varianti interessanti e degne di nota.
Stare in panchina, e dietro alla scrivania a gestire anche gli aspetti di un club calcistico, però, è sempre stata un’aspirazione di moltissimi. Non solo di una nicchia di appassionati. E si spiega anche con il fatto che, mentre stiamo scrivendo questa recensione, Football Manager 2017, uscito ad inizio novembre (il 4 per l’esattezza) stia stabilmente nella top ten delle classifiche italiane per Pc e che nell’ultimo bollettino settimanale diffuso questo lunedì da AESVI sia addirittura al primo posto.
Del resto, l’Italia è un Paese di santi, poeti, navigatori… e commissari tecnici, quando gioca la Nazionale, ed allenatori durante il resto dell’anno.
Sports Interactive ha annunciato le solite migliorie per Football Manager 2017 e le novità per il capitolo di quest’anno di una serie che fin dagli albori si è sempre contraddistinta per l’incredibile dettagli di ogni genere.
Da Championship Manager del 1993, a questo nuovo episodio di Football Manager, Sports Interactive ha sempre dato il massimo per portare il mondo della gestione di una società calcistica sui computer e grazie all’avvento di hardware sempre migliori ed una potenza di calcolo superiore, ha potuto sviluppare un tesoro sempre più inestimabile: il database suffragato dai dettagli. Una escalation di successi che ha decretato, tra l’altro, la resa di Fifa Manager che fino al 2013 ha tentato di avvicinarsi ai fasti realizzati da Miles Jacobson (capo della software house inglese dal 2006) e soci che hanno conservato un dominio indiscusso in questo settore.
Eccoci a parlare di Football Manager 2017 che è uscito ad inizio novembre per Pc Windows, Mac e Linux.
STAGIONE 2016/17… C’E’ ANCHE LA BREXIT ED IL SOLITO INCREDIBILE DATABASE
Andiamo subito al sodo. Uno dei fiori all’occhiello della produzione, fin dai tempi di Championship Manager, è la mole del database che nel corso degli anni è diventata qualche cosa di enciclopedico.
Troviamo profili storici e dettaglaite di squadre di oltre 50 nazioni provenienti da tutto il mondo. I campionati presenti sono più di 130, i club in gioco sono più di 2.500… i calciatori (e componenti dello staff tecnico) sono qualcosa come oltre mezzo milione (500.000).
Le informazioni sono molteplici e fanno quasi paura visto il loro dettaglio. Va da se che per gestire tutto questo deve esserci bisogno di una interfaccia valida. Gli sviluppatori hanno lavorato su questo già dal 2015 e trovare la propria risposta adesso è una questione di pochissimi click. La semplificazione è efficace ed è incredibile che tutti questi dati ed informazioni messi a nostra disposizione siano piuttosto semplici da trovare ed utilizzare.
A primo acchito, questo potrebbe far paura, ma il sistema di aiuti (ed automatizzazione) in gioco è efficace grazie a questa semplificazione dell’interfaccia davvero poderosa ed in grado di semplificarci molto i compiti.
Potremo tenere sotto controllo ogni aspetto della gestione del club: dalle finanze, al mercato, dalla formazione della prima squadra a gli allenamenti delle giovanili, dai rapporti degli osservatori a quelli medici e così via fino ai rapporti sui prossimi avversari e molto alto. Ad inizio rapporto, ad esempio, potremo scegliere anche quali obiettivi stagionali seguire: potremo assecondare quelli della dirigenza o modificarli noi stessi. Sarà l’inizio di una nuova carriera? Non lo sapremo: di certo sappiamo che vincere un trofeo o un campionato anche minore porta una certa eccitazione e soddisfazione. Ve lo possiamo assicurare.
Il tutto è piuttosto preciso al punto che non avremo grosse sorprese a capire quale sarà il punto debole della nostra squadra o che tipo di calcio pratica il prossimo avversario, se un nostro calciatore può effettivamente ricoprire un ruolo diverso dal suo o se un infortunio può comportare un rischio per quel giocatore. Ovviamente migliori saranno i nostri collaboratori dello staff (tecnico-medico-dirigenziale) maggiore accuratezza avremo. La loro valutazione va in stelle: classico.
La cura per i dettagli è ammirevole e maniacale al tempo stesso ma grazie alla nuova interfaccia che è oggettivamente super semplice anche per chi è tornato a sedersi in panchina dopo anni di assenza, nonché alla possibilità di delegare (ma questo già c’era) determinati aspetti della gestione.
Possiamo così concentrarci effettivamente sul preparare la partita e guidare la nostra squadra, avere una maggiore attenzione sui giovani o sul calcio mercato (in entrata o in uscita), curare o meno certi aspetti quindi o prenderci in toto tutto sul groppone.
Molto aiuto ci viene dato dalle mail dei nostri assistenti che ci daranno costanti suggerimenti da applicare tenendoci informati su tutto. Se un calciatore è scontento lo verremo a sapere; se invece c’è un nuovo talento da visionare lo conosceremo. Si arriva al punto anche di ricevere mail dal giardiniere che ci chiede se vogliamo mantenere la grandezza del campo originale o cambiarla a seconda delle nostre volontà. Semplicemente disarmante… in senso positivo. Vale la pena ricordare che lo staff quest’anno è stato arricchito dalla presenza del preparatore per il recupero degli infortunati che assieme al Capo fisioterapista ci fornirà bollettini medici sul recupero degli acciaccati dandoci anche una stima della forma partita (quanti minuti possono reggere in campo). Troviamo anche il Match Analyst che ci informerà sugli avversari. I suoi dati includono anche una heatmap che ci fa vedere le zone di campo utilizzate. Utile a fare le nostre contromosse tattiche.
Ma andiamo alle altre novità. C’è la Brexit che influisce sul calciomercato. L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea è stata simulata nella compra-vendita dei calciatori. Questo è un piccolo-grande colpo di classe da parte di Miles Jacobson e soci che hanno simulato questo effetto nel corso degli anni a venire dividendola in tre possibili scenari: soft; middle ed hard.
Col primo scenario non ci saranno vincoli per i trasferimenti dei calciatori tra gli stati dell’Unione Europea e della Gran Bretagna; col secondo vedremo i calciatori del Regno Unito avere bisogno di un permesso di lavoro; nel terzo, ed il più duro, le regole attualmente in vigore per gli atleti extracomunitari si applicherebbero anche nei trasferimenti dei giocatori dell’Unione Europea. E’, presente, inoltre, uno scenario che ricorda il Campionato Italiano con un limite fisso agli extracomunitari per squadra che in questo caso viene applicato ai calciatori comunitari. I prezzi dei giocatori del Regno Unito saliranno moltissimo.
Tra le novità è giusto segnalare la presenza dei social network che simula Twitter con le reazioni dei tifosi e le notizie filtrate dai club di tutto il mondo. Interessante ma fine a se stesso visto che ai fini del gameplay e dei valori in campo non cambia nulla: le reazioni postate non cambiano niente.
ALTRI DETTAGLI, ALTRE NOVITA’
Va da se che con tutti questi dettagli, da riportare molti siano omessi. Qualcuno però lo abbiamo voluto inserire in questa recensione per i molti che non conoscono la serie. Avevamo parlato dei rapporti dei giocatori ma è incredibile anche quello che avviene in sede di cronaca. I giornalisti presenti, al termine della gara, pubblicheranno i loro articoli sulle varie testate ed il loro resoconto ci è sembrato incredibile.
Piuttosto veritiero nel racconto, un po’ meno nelle valutazioni finali. Ad esempio ci è capitato che un nostro portiere abbia subito 4 gol uno più assurdo dell’altro e che almeno due di questi fossero effettivamente evitabili. Per quanto questi errori siano stati riportati piuttosto fedelmente in sede di cronaca, in pagella il nostro guardia pali saponetta ha ricevuto un sonante 6,7 sebbene, lo diciamo noi, abbia preso un gol sul suo palo (prontamente scritto in cronaca) ed un diagonale da posizione difficilissima.
Ci ha sorpreso, nuovamente, anche la possibilità di fare un discorso alla squadra, anche singolarmente ai calciatori, tentando di motivarli prima della partita, nell’intervallo e dopo. Abbiamo anche notato le reazioni dei calciatori in campo. Senza dimenticare che in partita è possibile fare sostanzialmente qualunque cosa, dare ordini di cambio di posizioni, personalizzare le marcature, il tipo di gioco, i passaggi, orientare la squadra ad un gioco di prima, o un singolo reparto ad attuare un certo tipo di marcature, di passaggi, di pressing e molto altro.
Ma il dialogo è presente in tantissime fasi del gioco e le nostre decisioni (e modo di porgerci al prossimo) possono fare la differenza reale. Divertenti anche le conferenze stampa e si nota la differenza tra quelle con squadre semiprofessionistiche, club più grandi e top club. L’atmosfera e l’adrenalina di una partita di Coppa inglese o di una Champions League sono ben riprodotte così come quelle dei vari campionati che si tratti del più disparato campionato dilettantistico della Nord Irlanda a quello di campionato ben più blasonati come Liga, Serie A, Premier, Bundsliga e così via.
L’unico problema è che nonostante queste cure per i dialoghi, la tendenza a ripetersi è piuttosto facile. Miracoli non se ne possono fare ma per il futuro si potrà senza dubbio migliorare.
Tra le altre novità registriamo quella sui contratti nel calciomercato. Acquistare un giocatore non sarà una cosa semplice e sarà ancora più complicato con discussioni precontrattuali, nuove condizioni e clausole da inserire nei contratti ed altro. In questa fase spicca la personalità del calciatore che a seconda il carattere, la predisposizione, la sua effettiva forza e l’età proverà ad alzare il tiro. Il risultato è che i cartellini tendono a salire di prezzo anche ingiustificatamente. Beh, tutto sommato non siamo troppo lontani dalla realtà visto che alcuni calciatori a nostro avviso sono sopravvalutati e non meriterebbero neppure di giocare in Lega Pro (qualcuno che veste la maglia rosanero del nostro adorato Palermo, ad esempio).
Questo si riflette (in modo un po’ scimmiottato) in Football Manager 2017. Ma ogni contrattazione può rivelarsi estenuante per l’aggiunta di numerose clausole da parte dei procuratori (immancabili) dei vari calciatori. Tutto realistico, per carità, ma a volte diventa stucchevole fermarsi giorni e giorni per un dettaglio secondario. E diciamo secondari perché il numero di clausole e condizioni presenti è davvero alto. Insomma, i soldi non bastano: bisogna saperli spendere.
Altra grossa novità rispetto al passato è il FaceGen che ci offre la possibilità di ricreare il nostro alter ego allenatore grazie ad un editor per il nostro modello in 3d o ancora utilizzare e modificare nostre foto.
MODALITA’
Oltre alla classica carriera i giocatori ritroveranno la Draft introdotta lo scorso anno con la possibilità di sfidare allenatori controllati dall’intelligenza artificiale oltre che altri utenti. Diventa una sorta di fantacalcio.
C’è Football Manager Touch introdotto anch’esso un anno fa come evoluzione della modalità Classic che dà l’opportunità di giocare nuove sfide e scenari con cui mettersi alla prova.
Nuovamente presente anche la modalità che consente di creare una squadra da inserire in una delle competizioni reali esistenti nel gioco che però presenta diverse limitazioni che non danno modo di dare vita a una società completamente personalizzata. In pratica se ne sostituisce una cambiando nome, stemma, maglia, colori sociali, nome dello stadio, sede della società. Avremo a nostra disposizione solo il viceallenatore e dovremo cercare da zero anche i vari componenti dello staff. Interessante ma un peccato non potere avere maggiore libertà d’azione.
MOTORE 3D MIGLIORATO
Abbiamo lodato (nonostante il timore reverenziale) l’enormità di dati e di notizie che riesce a simulare scenari credibili. Andiamo ora a parlare del comparto tecnico che oltre al menu di cui abbiamo già parlato e che è in grado di offrirci in pochi click una panoramica pressoché totale di quello che è il nostro piano di lavoro, si concretizza nella partita.
Il match, come gli appassionati sapranno, offre una visuale in 3d. E’ da sempre stata una delle parti meno pregiate della produzione, in relazione all’enormità di quanto appena descritto.
Football Manager 2017 offre oltre 1.500 animazioni inedite realizzate con la collaborazione di The Creative Assembly (autori della serie Total War, nonché altro studio del publisher SEGA).
Va da se che non stiamo parlando di Fifa 17 o PES 2017. Graficamente parlando siamo un paio di generazioni sotto. Si punta alla sostanza e qualche cosa di gradevole l’abbiamo notata. Diverse giocate interessanti e trame di gioco riprodotte in modo decentemente fluido anche se alcune volte si nota un po’ di legnosità. La mano di The Creative Assembly probabilmente si vede e si materializza quando vediamo i giocatori eseguire volé eleganti o tiri al volo molto credibili o cambi di campo e passaggi corti intelligenti. Benino anche i portieri con alcuni movimenti molto buoni ed altri alla buona. Il nostro, ci teniamo a sottolinearlo, funge da palo mobile e ci fa venire i brividi: colpa nostra che ci scegliamo la Cenerentola della compagnia.
Tante le inquadrature interessanti che rendono la partita più viva da seguire.
Per quanto riguarda i caricamenti, abbiamo notato che sono ridotti quasi all’osso anche se su computer più datati i tempi si allungano anche a qualche secondo di troppo.
COMMENTO FINALE
Cosa aggiungere a quanto scritto su Football Manager 2017? Si potrebbe parlare ore ed ore di questo o quel dettaglio. Sports Interactive è sempre impegnata a limare, puntellare e perfezionare l’esperienza simulativa in modo quasi assurdo. E mentre noi scriviamo, siamo sicuri che staranno preparando Football Manager 2018.
Se già eravamo rimasti sorpresi dai tempi di Championship Manager, figuratevi di Football Manager 2017. Al di la di alcuni piccoli difetti fisiologici, possiamo solo consigliare vivamente il gioco agli appassionati di calcio. A chi è “esperto della lega Pro” ad esempio, quanto a chi ama il calcio internazionale o costruire da zero la propria squadra. Il gioco offre un universo sconfinato di campionati, club, calciatori e competizioni con possibilità di fare tutto ciò che si vuole: creare, avendone i mezzi economici, una squadra di campioni; lavorare con le risorse umane che si hanno; puntare sui giovani e molto, molto altro.
Vedere le nostre idee calcistiche concretizzarsi sul campo, il nostro 11 che migliora di partita in partita, gestire lo spogliatoio, consolare i calciatori più deboli dal punto di vista mentale, coccolare quelli forti, fare leva su quegli esperti e cominciare a vincere, da una estrema soddisfazione. Tutto diventa esaltante ed al tempo stesso frustrante se le condizioni societarie verranno meno come ad esempio la stabilità economica o vedere giocatori troppo scarsi in campo. Anche il clima partita è comunque esaltante.Chi ama il calcio anche in questa sua sfumatura non può non tenere conto di questo. La paura, per i neofiti, risiede sicuramente nelle tante cose da fare. Ma anche qui è possibile delegare ed automatizzare il tutto. Potremo anche scegliere nel corso della partita di cimentarci solo in quello che ci interessa veramente e puntare tutto sul campo, o sulla gestione di altri elementi, curare staff, curarsi delle strutture (ampliare stadio, costruire un centro per le giovanili e così via). Intendiamoci, gestire una società calcistica non è per niente semplice e non sarà una passeggiata. Ci vorranno ore ed ore prima di cominciare a venirne a galla, tutto sarà più semplice con l’automatizzazione che garantisce una gestione “senza estri” ma efficace.
Le novità segnalate quest’anno non sono troppo sostanziali: i social network sono fini a se stessi così come ricreare il nostro alter ego in panchina grazie all’editor che permette di manipolare anche nostre foto da applicare al modello poligonale. Ma la profondità, le notizie accurate ed aggiornate, i cenni storici, i vari rapporti, la loro precisione e molteplici dettagli, fanno di Football Manager un titolo da avere anche per la totale libertà ed il grado di sfida che offre. Si, Football Manager 2017 porta ancora la corona di Re del calcio manageriale. Senza se e senza ma.
Pregi
Profondità e varietà di gameplay senza limiti. Profonda soddisfazione nel vedere i risultati positivi. Gestione semplificata. Interfaccia poderosa ed in grado di renderci la vita meno difficile. Partita in 3d gradevole con buoni spunti. Grande grado di sfida.
Difetti
Non ci sono novità eclatanti. Social network superflui anche se tutto sommato carini. A volte emergono voti incongruenti dopo le partite. Non c’è il campionato di San Marino.
Voto
9+