Un fulmine a ciel sereno. Più o meno. Disney annuncia la cancellazione dei giochi della serie Disney Infinity, la chiusura dello studio Avalanche Software abbandonando il ruolo di publisher.
Jimmy Pitaro, uno degli uomini di spicco della multinazionale, ha dichiarato – come riporta Polygon – in un comunicato ufficiale che da adesso la società sarà sul mercato console solo attraverso la vendita di licenze a publisher esterni (che si aprano le porte di titoli come The Secret of Monkey Island?). La cosa grave nell’immediato sta nella chiusura di Avalanche Software che comporterà la perdita di circa trecento posti di lavoro.
La cancellazione di Disney Infinity, inoltre, produrrà perdite di 147 milioni di dollari per Disney (dovrà ritirare tutte le copie invendute ed i giocattoli legati), che non ha preso alla leggera questa decisione. Probabilmente si tratta della prima mossa dopo l’annuncio dei risultati finanziari dell’ultimo anno fiscale, che hanno fatto perdere alle sue azioni dal 6% del valore e che hanno evidenziato il brutto risultato proprio di Infinity, andato peggio delle attese.
Bob Iger, il CEO di Disney, ha spiegato i motivi ufficiali della cancellazione, che riguardano i cambiamenti del mercato console e la sua poca stabilità. Insomma, nonostante abbia riconosciuto la qualità dei Disney Inifinity, ha ribadito che è meglio tornare a vendere licenze, che non comportano grossi rischi per la società, invece che fare da publisher.
John Blackburn, general manager di Disney Infnity ha parlato dell’evento attraverso un aggiornamento sul blog di Disney Interactive:
“Il nostro obiettivo per Disney Infinity era quello di portare nelle case di tutto il mondo le migliori storie Disney e con i lvostro supporto ci siamo riusciti. Speriamo che abbiate avuto lo stesso divertimento a giocare al titolo che noi abbiamo avuto nella sua creazione. Mentre voltiamo pagina voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a portare in vita il gioco, in particolare il team di Glendale, i partner esterni e l’incredibile team di Avalanche”.