Chi si aspettava un imminente annuncio da parte di SEGA per il Dreamcast 2 a seguito del conto alla rovescia per la presentazione di Project Dream deve ricredersi.
Di fatto Project Dream non sarà il Dreamcast 2 e quindi non ci sarà il ritorno di SEGA nel mercato hardware. Lo si legge su Seganerds.com che fa chiarezza sulla situazione e spiega i vari passaggi che hanno portato all’errore. L’equivoco è nato dopo alcune informazioni rilasciate da uno dei promotori dell’iniziativa, Patrick Lawson che erano presenti anche pagina dedicata al progetto.
Sembrava che vari componenti di Sega fossero coinvolti nell’iniziativa e che fosse prevista a breve una campagna Kickstarter per convincere la compagine giapponese a tornare alla produzione di nuovo hardware o alla realizzazione di una nuova console da parte dei promotori dell’iniziativa, un hardware che si sarebbe presentato come un successore di Dreamcast con la possibilità di accedere alla soft-teca della console originale con grafica aggiornata in alta definizione.
In verità, come spiegato successivamente a The Gaming Ground dagli altri promotori, Bertie Wiseman e Ben Plato, non c’è nulla di simile in vista.
La petizione, da cui è partita tutta la questione, resta l’unica iniziativa prevista dal gruppo, con l’intento di sensibilizzare Sega nei confronti della volontà da parte di una vasta quantità di utenti di vedere una nuova console da parte della celebre compagnia nipponica.
Mancano tre giorni e qualche ora alla fine del countdown sul sito Projectdream. Ne sapremo di più per la sera del 30.