La serie DiRT aveva decisamente stravolto anni ed anni di vero rally targato Codemasters, un approccio tendenzialmente arcade con qualche leggera sprizzata di “simulazione”, che però accontentò una schiera di fan ben maggiore della serie che anni prima aveva divertito ed appassionato orde di appassionati del fango e dello sterrato.
Le auto, fin dal primo titolo della serie DiRT, apparivano spesso troppo veloci o spinte, ma l’handling era buono e il divertimento garantito, grazie a campionati offline ben proposti e ad appendici online stuzzicanti, sebbene poco consone al fair play.
Chiaramente, appena apparso su Steam, DiRT Rally ha catturato l’attenzione di ogni vecchio appassionato così come la nostra, più che del fan estremo dei prodotti rilasciati negli ultimi anni, che aveva trovato in DiRT 2 il migliore esponente, storcendo un po’ il naso col terzo capitolo – afflitto da una scandalosa politica di dlc – e da un ulteriore e poco riuscito spin off: Showdown.
Dopo svariate ore passate in compagnia del vero rally, tra configurazioni di prova varie, vi diciamo cosa a nostro avviso funziona e cosa andrebbe rivisto prima del rilascio ufficiale, in quello che a tutti gli effetti è ancora un Early Access, forse non nel prezzo…
RICORDI DI RALLY
Avviata l’applicazione i primi passi da compiere non differiscono affatto da quelli delle passate produzioni: la creazione di un profilo giocatore, con tanto di nome, cognome, nazionalità, è il biglietto di visita anche di questo DiRT Rally, che appena dopo si mostra nel suo menu principale molto minimal grazie al quale poter accedere alla sezione carriera o ai campionati online, quindi all’eventuale creazione di eventi personalizzati, al profilo giocatore che terrà conto delle preferenze, dei dettagli del pilota e delle statistiche generali, infine delle opzioni di personalizzazione tecniche e di gameplay.
Prima di addentrarci sulle nostre impressioni, facciamo una veloce panoramica sui contenuti finora presenti in questo formato Early Access, disponibile su Steam a un prezzo di 29,99 euro, destinato a salire a prodotto ultimato.
Sono 17 le auto, per sei categorie che vanno dalle storiche alle auto a trazione posteriore, alle più moderne, tra le quali troviamo la Mini Countryman e la Ford Fiesta RS, ma gli sviluppatori di Codemasters hanno giocato tanto sul fattore nostalgia, proponendoci auto iconiche come l’Audi Sport Quattro, la Delta HF Integrale, la S4, la Subaru Impreza del 1995, e poi ancora la 131 Abarth, la Fulvia HF, la Stratos, la Sierra Cosworth e svariate altre, tutte riprodotte alla perfezione, sia negli esterni che negli interni. Alcune presenze sono molto raffinate.
Ideali per la manciata di tracciati presenti, in totale 36, ma alcune solo soltanto delle tappe (o Prove Speciali) da percorrere in senso contrario, dislocate all’interno di tre macro ambientazioni quali la Grecia, il Galles e Monte Carlo.
Caratterizzate alla grande con la prima piena zeppa di tornanti stretti, ghiaia e polvere a non finire; la seconda che riprende appieno il clima tipico di quei luoghi, e quindi pioggia e fango, ghiaia umida e terreni molto scivolosi. Infine, neve e ghiaccio nel più classico del circuiti rally di Monte Carlo. Inevitabilmente, dopo qualche ora di sessione sopraggiunge un pochino di noia nel riaffrontare le stesse tappe, ma c’è una buona varietà grazie alle condizioni atmosferiche varie e spesso avverse, che confermano un meteo ben riprodotto e condizioni di luce davvero superbe, in special modo nelle sessioni di guida in notturna, che mettono bene in evidenza il gran lavoro compiuto dal team inglese.
La bontà grafica si nota anche nelle configurazioni più basse dove, seppur rimaneggiati rispetto alle risoluzioni più imponenti, le finezze non mancano e questo va a merito della scalabilità dei settaggi.
FORMULA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Sul resto c’è poco da dire: la formula è quella solita dei Colin McRae Rally e ogni appassionato di questo motorsport si troverà a suo agio tra i menu e le partenze a razzo, nel più classico del “dai tutto senza fare errori”.
Errori che rappresenteranno un po’ la base di partenza della vostra esperienza in DiRT Rally, per tutt’una serie di ragioni: innanzitutto un modello di guida rivisto, che dà gusto per il feedback emesso dalle superfici sdrucciolevoli sulle quali correremo, ma molto meno come manovrabilità delle vetture stesse, che appaiono ancora un po’ troppo pesanti in ingresso di curva – per non parlare nei tornanti – e in manovra, qualora doveste rimettervi in carreggiata dopo un testacoda o un fuoripista. E sono frequenti alcuni “dritti” in curva che possono essere decisivi per le sorti della competizione in corso.
Forse va tutto imputato alla risposta tardiva dei comandi su gamepad, ma collegato un volante Logitech G27 abbiamo constatato come anche in questo caso ci sia un ritardo ed una lentezza di risposta dei comandi, che finiscono per rendere meno adrenalinica e a tratti frustrante l’esperienza.
Decisamente meglio il sistema di aggiornamenti disponibile per ogni vettura, che stimola il giocatore all’utilizzo di ognuno dei bolidi inseriti, per sbloccare upgrade, in modo tale da ottenere prestazioni più interessanti; o della gestione del team, con la possibilità di assumere fino a quattro meccanici/ingegneri che lavoreranno all’autovettura, fornendoci dati, migliorie, consigli e setup utili alla nostra causa.
Nonostante il formato di accesso anticipato, DiRT Rally implementa anche un sistema di danni piuttosto buono, sui quali potremo intervenire con le classiche riparazioni nelle aree di sosta, anche solo per i piccoli danni legati all’usura della tappa percorsa, anche se le prime tornate quasi sicuramente vi vedranno combinarne di cotte e di crude, e probabilmente sarete anche costretti al ritiro dopo un incredibile cappottamento letale…
La sensazione, volante in mano, è ovviamente molto diversa di quella restituita dal gamepad: si ha più senso della velocità, più controllo, una risposta dei comandi direzionali un po’ migliore, ma l’impressione generale è che in quest’ambito vadano apportati diversi miglioramenti per rendere più fluida l’autovettura negli inserimenti, nei passaggi stretti e più scorrevole ad andature elevate.
Non solo, perché permangono dei bug sulle collisioni, che in più d’una circostanza ci hanno impedito di ripartire celermente, o sul reset del veicolo quando si finisce fuoripista e si è impossibilitati dal tornare sul tracciato. E siamo sicuri che qualcosa verrà compiuto anche in ambito di stabilità del codice e di progressione del campionato, così come sull’intelligenza artificiale apparsa tarata un po’ in alto, considerando i tempi fatti registrare da chi occupa il primo posto; questione di pratica e impegno, così potrete ambire a quel gradino, certo, ma considerando i precedenti non possiamo nascondere un certo stupore: si è passati dalle difficoltà risibili degli F1 e dei precedenti DiRT, a quella sostenuta – e nemmeno modificabile – di questo DiRT Rally.
Aggiunte importanti, da qui ai prossimi mesi, le vedremo anche sulla colonna sonora ad oggi approssimativa e superficiale, oltre che sul numero di tracciati e di autovetture, che però appaiono già piuttosto in forma fatta eccezione per alcune texture slavate delle location; oltretutto, ognuno dei 17 bolidi rally dispone di più livree tra cui scegliere prima di gettarsi sullo sterrato.
Appare già molto funzionale, invece, il sistema di bonus di denaro (o crediti) legato al piazzamento complessivo in ogni campionato rally portato a termine; premi che saranno moltiplicati in base al numero di aiuti alla guida disattivati.
Tramite questi crediti, potremo acquistare nuove autovetture e assumere nuove figure professionali all’interno del nostro team, ma non abbiamo apprezzato più di tanto il fatto che quanto sbloccato offline valga anche per la sezione online; qui avremmo preferito poter scegliere tra tutto il parco auto messoci a disposizione, per un semplice evento o uno di quelli preimpostati, settimanali o giornalieri che siano.
Le ultime considerazioni vanno fatte sull’HUD: semplice, pulito, privo di fronzoli, che si avvicina ai simulatori più avanzati, in quanto lesina ad informazioni sullo schermo. Fatta eccezione di un tachimetro, dei tempi conseguiti ad ogni bivio e della solita barra di progresso posta a sinistra, avremo poco altro da osservare oltre al tracciato, come la difficoltà delle curve che andremo ad affrontare, opportunamente segnalate da un preciso copilota.
Ecco, ci è particolarmente piaciuta la telecamera interna all’abitacolo, che oltre ad evidenziare l’ottima quantità di dettagli porta a vivere ogni evento al massimo, ciò anche grazie alla scomparsa automatica del tachimetro in sovrimpressione; dovrete quindi riferirvi a quello vero e proprio dell’autovettura, una piccolezza che potrebbe fare la felicità dei più attenti ai piccoli dettagli e degli amanti dei titoli di guida di stampo simulativo.
COMMENTO
Codemasters è tornata sui suoi passi, avrà forse ricordato quanto fosse brava nello sviluppare giochi rally apprezzati fino ad oggi, nonostante gli anni passati e l’avvento di nuove tecnologie. Avevano forse bisogno di questo per concentrarsi appieno sui nuovi progetti, che dopo svariati anni ci hanno lasciato poco e niente, sebbene sia ancora forte e viva la speranza di poter mettere le mani su un ottimo, nuovo capitolo della serie di Formula 1, atteso tra qualche tempo su computer e console PS4 ed Xbox One.
Abbiamo apprezzato Dirt Rally proprio perché ci ha riportato indietro con gli anni, che inesorabilmente aumentano di numero, ma essendo un titolo in regime di Early Access c’è ancora tanto da fare, da migliorare e da aggiungere, perché i circa trenta euro richiesti siano pienamente giustificabili.
Sperando, stavolta, di non dover aspettare così tanto per un nuovo capitolo di vero rally ad opera del team (l’ultimo vero episodio è arrivato nel 2004, con Colin McRae Rally 2005), visto che con la serie DiRT aveva praticamente detto basta ad una formula collaudata in favore di un’altra più sbarazzina, meno impegnativa ma più variegata, e aperta proprio a tutti.
PREGI: Il ritorno del vero rally. Buon compromesso tra scalabilità dei dettagli di gioco e qualità delle visuali. Ottima riproduzione delle auto. Campionati online interessanti.
DIFETTI: Handling delle vetture rivedibile, si ha la sensazione che siano sempre troppo pesanti, soprattutto in ingresso di curva/tornante. I comandi vanno resi più reattivi, sia in configurazione gamepad che volante. Intelligenza artificiale migliorabile.