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Gli amanti della storia (e più precisamente del periodo della Seconda Guerra Mondiale) nonché della strategia hanno da oggi un nuovo titolo a cui guardare con interesse.
Order of Battle: Pacific è disponibile. Lo ha ufficializzato Slitherine. Si tratta di uno strategico a turni firmato da The Aristocrats che mira, senza mezzi termini, ad essere una vera e propria boccata d’aria fresca per il genere wargames.
Il titolo, come è facile intuire, propone un periodo della Seconda Guerra Mondiale raramente coperto fino ad ora in ambito videoludico (se si escludono alcuni arcade di metà anni ’80).
Una corretta pianificazione ed esecuzione di uno sbarco anfibio sostenuta dall’artiglieria navale e dai bombardieri potrebbe trasformarsi in un’impresa improba quando il nemico taglierà le linee di alimentazione, riducendo l’efficienza ed il morale delle vostre unità d’assalto. E questo grazie ad una Intelligenza Artificiale che promette profondità e mosse raffinate.
Supportato da due imponenti campagne e da una serie di scenari per la modalità cooperativa o multiplayer sia in “locale” che Internet (col sistema PBEM++), Order of Battle: Pacific offre un’esperienza strategica immersiva e stimolante.
- Il gioco propone di giocare nei panni dei giapponesi o degli alleati in tre campagne dinamiche inclusa l’invasione giapponese dell’Australia.
- Oltre 20 specializzazioni differenti per trovare un unico feeling. Dal Banzai Charge, al Bushido Code o al Manhattan Project.
- Presenti più di 500 differenti unità militari, incluse artiglieria, truppe di terra, carri armati, navi ed aerei ognuno con uniche visuali ed animazioni
- Possibilità di assegnere comandanti unici alle proprie unità per dare ulteriori bonus all’attacco ed alla difesa
- Presente un editor con scenari user-friendly.
REQUISITI DI SISTEMA
- Sistema operativo: XP, Vista, 7, 8
- Processore: Pentium 4 o equivalente
- Memoria: 2 GB RAM
- Grafica: 512 Mb DirectX 9 con shader 2.0
- DirectX: Versione 9.0c
- Hard Drive: 1 GB spazio disponibile
- Sound Card: Compatibile DirectX.
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