Tutto pronto, ormai, per Insert/Reject Coin, la mostra dedicata al mondo dei videogiochi. A partire da domani, infatti, la Galleria Civica Montevergini di Siracusa ospiterà l’evento fino al 21 settembre.
Ed organizzare il tutto è dal museo dell’Informatica Funzionante di Palazzo Acreide che racconterà la storia e l’impatto dei videgame su arte e cultura con dibattiti, esibizioni ed altro.
La Sicilia si conferma come punto di incontro non solo per i videogiocatori esperti ma anche per chi vuole approfondire l’argomento anche dal punto di vista storico e non solo.
IL PROGRAMMA DI DOMANI (23 AGOSTO)
Sul sito della mostra è presente il programma. Vi riportiamo quello del giorno inaugurale. Alle 18, presso la Galleria Civica Montevergini di via S. Lucia alla Badia, inizieranno le danze.
Ricordiamo che sul portale della mostra è presente il calendario con i giorni in cui sarà possibile visitare la mostra ed il resto del programma.
Ecco cosa ci sarà il primo giorno
Alle 18, “Emmeleya” performance di apertura a cura di Raffaele Schiavo e Rossella Raudino
Emiliano Russo, Museo Interattivo di Archeologia Informatica, Cosenza: L’esperienza del MIAI e la prima versione della mostra
Giacomo verde presenterà il personaggio BIT, unico sopravvissuto del rogo alla Citta’ della Scienza di Napoli, e “La famiglia euclidea”, i primissimi personaggi realizzati nel 1992 su Silicon Graphics 35GT.
La mostra, inoltre, sarà articolata in tre sezioni:
- INSERT COIN:
Viaggio nella preistoria dell’era digitale, con l’esposizione dei primi videogiochi che hanno invaso il mercato domestico a partire dagli anni ’70, filologicamente restaurati ed utilizzabili dal pubblico, a cura del museo dell’Informatica Funzionante – Palazzolo Acreide;
- GAME ART:
Una selezione di opere a tema, realizzate da artisti italiani e stranieri scelti per l’originalità del linguaggio e per la propria attitudine alla contaminazione con le tematiche della mostra, a cura di Guido Gaudioso.
- REJECT COIN:
Le prime installazioni artistiche che, utilizzando le nuove tecnologie, permettono l’interazione di gruppo stimolando l’attitudine cooperativa. Le opere si relazionano con lo spazio, reso sensibile attraverso la computer vision, esplorando nuove dimensioni del teatro e coinvolgendo attivamente il pubblico. Esporremo alcune tra le prime opere dello Studio Pontaccio, di Studio Pigreco e Giacomo Verde, pionieri dell’arte digitale in Italia, a cura di Stefano Roveda e del museo.
Numerose, inoltre, le attività collaterali, tra le quali seminari, una rassegna cinematografica, reading e performance varie.