Paura di sbagliare o troppo pressati? La domanda è lecita. Dopo il recente il taglio della sessione PVP (giocatore contro giocatore) dalla versione originale di Diablo III per accelerare i tempi di pubblicazione, è normale chiedersi il perché.
Blizzard, sviluppatrice della serie, lo ha fatto perché pressata da un mercato che con la sua velocità non ha riverenza di niente e di nessuno o, come riportato alcune settimane fa, perché la paura di un flop e di deludere i milioni di appassionati sembra farsi strada?
Difficile che Blizzard sbagli un colpo. A memoria d’uomo non ricordiamo cattivi prodotti da parte della software house statunitense. Tuttavia, la mossa di “castrare”, consentiteci il termine, Diablo III per non posticipare ulteriormente la data di uscita, che peraltro ancora non si conosce, fa riflettere.
Blizzard ha giustificato questa mossa parlando degli standard qualitativi della PVP non soddisfacenti aggiungendo che la modalità sarà implementata successivamente. Questa manovra d’emergenza, a seguito delle richieste ai fans di non aspettarsi troppo dal gioco, sembra far trasparire una reale preoccupazione da parte di Blizzard.
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In effetti con i tempi che corrono se sbagli un gioco hai perso un sacco di soldi. Spero solo che questa modalità venga inserita successivamente in modo del tutto gratuito