Recensioni

Oblivion Game of the Year Edition

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Un classico, una pietra miliare. Si può definire così Oblivion, il quarto capitolo della serie di giochi di ruolo The Elder Scroll. La sua vastità geografica e la effettiva libertà di fare tutto caratterizzano la fatica dei Bethesda. Il gioco, seguito di Morrowind, approdato sugli schermi Pc nel 2006 e successivamente per Xbox 360 e Ps3, è stato ampliato dalle espansioni ufficiali Knights of the Nine e Shivering Isles che hanno aggiunto nuove missioni e profondità e dato vita ad Oblivion Game of the Year che tratteremo in questa recensione.

UN EDITOR POTENTE ED UNA MISSIONE TUTORIAL

Le avventure del protagonista cominciano dalla prigione della città imperiale. Un incontro con l’imperatore ci farà cominciare una prima missione standard, un tutorial per far prendere confidenza con l’interfaccia grafica abbastanza completa, semplice ed intuitiva. Uscire dalle fogne ed immergersi nel mondo Fantasy medievale di Oblivion sarà il nostro primo passo concreto verso un compito importantissimo: salvare il regno.
Prima, però, plasmeremo il nostro eroe scegliendo nome, sesso, razza e classe. Ogni razza ha le proprie caratteristiche fisiche. Ad esempio gli argoniani sono immuni alle malattie ed ai veleni. Gli orchi hanno resistenza agli incantesimi, ma i loro (incantesimi) sono più deboli e così via. Ogni classe ha le sue peculiarità.
Vi è ampia scelta ed è possibile personalizzare l’eroe optando tra i 21 attributi i 7 necessari per forgiare la nuova classe. Interessante la gestione del pg: più si farà pratica nelle 7 qualità principali, più si avanzerà di livello.

 

 

I nemici di certo non mancheranno, così come i combattimenti corpo a corpo

 

LIBERTA’ DI FAR TUTTO CIO’ CHE SI VUOLE

L’azione è libera ed ha ritmi vari: potremo scegliere di essere buoni o cattivi. Tutto a nostra discrezione. Essere amichevoli nei dialoghi o scontrosi o agire nella legalità. Inoltre, non ci saranno preclusioni nella crescita del personaggio. Anche se guerrieri, potremmo cercare di diventare degli abili maghi durante il gioco, o quantomeno imparare un po’ di arti magiche.

QUANDO CAMMINARE PER IL REAME DIVENTA UN PIACERE

Tecnicamente ci sono ben poche cose da imputare al titolo Beetsheda, salvo qualche bug qua e la. La grafica è eccellente e la vastità della mappa comprende svariate ambientazioni. Sarà un piacere per gli occhi camminare, a piedi o a cavallo, in lungo ed in largo i boschi, le montagne e le città della regione di Cyrodiil (teatro delle nostre vicende) e vedere apparire villaggi o campi coltivati o semplici specchi d’acqua, la cui resa è molto buona così come quella degli effetti atmosferici: vento, pioggia e neve.
Il sonoro è discreto: evocativa la colonna sonora, un pò ripetitiva; convincente il doppiaggio in inglese. Eccellente la longevità data non solo dalla grandezza fisica del gioco ma anche dal numero di quest.
La giocabilità è incredibile: il personaggio avrà una vita parallela. Ogni decisione, comportamento, dialogo, avrà una sua conseguenza: non sarà facile parlare con le persone se gireremo armati. Ma c’è una pecca: ad ogni passaggio di livello, corrisponderà il passaggio di livello di tutti i nemici. Capiterà che al trentesimo livello, (rispettabilissimo nel quale i nemici più piccoli dovrebbero scappare) potremmo essere messi sotto dai ratti o dai goblin. Il che è un po’ disdicevole. Forse avrebbero potuto implementare meglio questo dettaglio.

 

 

Si può ammirare ogni dettaglio, dall'armatura spettacolare, alle bellezze architettoniche

 

CONCLUSIONI

Oblivion, benché abbia quattro anni, rimane uno dei giochi di ruolo più gettonati. Tecnicamente valido, anche se non perfetto, tende all’infinito grazie alle numerose quest e missioni secondarie. Tantissime le scelte e le cose da fare molte le missioni lontane da quella principale interessanti ed intriganti.
La possibilità di far carriera o comprare casa nelle varie città di Cyrodiil aumentano l’appetibilità. I nei ci sono: manca il party, il livellamento dei nemici è il grande punto debole mentre le troppe cose da fare rendono, a tratti, dispersivo il titolo che rimane uno dei migliori del suo genere. Da avere.

PRO

Immenso. Longevo. Grafica ricca e dettagliata. Possibilità di personalizzare tutto.

CONTRO

Dispersivo. Livellamento dei nemici non realistico. Potrebbe stancare alla lunga.

VOTO 8,5/10

SCHEDA

Genere: Gioco di Ruolo
Sviluppatore: Bethesda
Editore: 2K Games
Distribuito da: Cidiverte
Data di rilascio: 24 marzo 2006 (Oblivion);  28 settembre 2007 (Oblivion Goty)

REQUISITI: Sistema operativo:  Windows XP, Windows Vista, Windows 7; Processore: Intel Pentium 2 GHz o equivalente; Memoria: 512 mb;  4,6 GB liberi su Hd; Scheda Grafica 128 mb compatibile con Direct X 9.oC. Lettore Dvd 8x

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